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Attenti a quei due: aziende e arte, insieme, possono stupire e fare profitti. Il mercato dell’arte conta una domanda robusta, certo più prudente dopo il Covid. Alle aste di New York in primavera, le tre big, Sotheby’s, Christie’s e Phillips, hanno venduto il 94% del catalogo con risultati superiori alle stime e nuovi record. Un Jean-Michel Basquiat è passato di mano per 46,5 milioni di dollari, un Claude Monet per 34,8, Lucio Fontana per 23. Da segnalare il dipinto di Leonora Carrington aggiudicato per 28,5 milioni che 30 anni fa, sempre da Sotheby’s, era stato battuto a 475mila dollari: una bella plusvalenza.
Arte non è solo speculazione. L’interazione tra i creativi e il mondo imprenditoriale può essere vincente per entrambi: un investimento che dura nel tempo. Un modello di imprenditorialità che è motore di crescita non solo economica, ma anche sociale e culturale nell’ottica di restituire valore e valori alla società.
Design e arte sul posto di lavoro migliorano il benessere dei dipendenti. Un ambiente stimolante contribuisce ad aumentare la produttività influenzando le emozioni e le percezioni.
“Acqua – Liquida bellezza” raccoglie 50 scatti realizzati da Silvano Pupella nello stabilimento di Acqua Sant’Anna, tra le minerali più amate dagli italiani. Il fotografo ha colto il movimento delle imbottigliatrici, la danza dei robot, le espressioni dei dipendenti sottolineando il valore delle persone che lavorano nello stabilimento ai piedi delle Alpi. Questo viaggio nell’arte si è appena arricchito con la scultura “Per Aqua Ad Lucem”, realizzata dall’artista Marco Lodola ed esposta come le foto nella sede dell’azienda.
In effetti negli uffici al posto di qualche ficus rinsecchito si può avere di meglio. Lo hanno pensato ad Ala, l’azienda di logistica integrata per il settore aereospaziale. Fondata 50 anni fa, ha sede nel quartiere di Fuorigrotta a Napoli. Ala for Art comprende un programma di acquisizioni che ogni anno arricchisce la collezione aziendale e un premio dedicato agli artisti attivi in Campania. A votare per scegliere l’opera vincitrice, oltre alla giuria di esperti, sono chiamati tutti i dipendenti.
Banca Ifis, per festeggiare i suoi 40 anni, ha inaugurato il Parco Internazionale di Scultura nei 22 ettari di giardino intorno alla cinquecentesca villa, quartier generale della banca a Mestre. L’esposizione comprende 23 opere di 12 maestri della scultura contemporanea: da Fernando Botero a Philip Colbert, da Annie Morris a Igor Mitoraj. Il Parco (aperto al pubblico la domenica) è una delle iniziative di Ifis art, il progetto ideato dal presidente Ernesto Fürstenberg Fassio per la valorizzazione della creatività contemporanea. Un impegno a 360°: dalla collezione d’arte al recupero dell’opera di Banksy a Palazzo San Pantalon a Venezia, dai programmi di education e sostegno ai giovani fino alle produzioni digitali per rendere l’arte sempre più fruibile e accessibile.
Le Corporate Art Collection sono vere e proprie collezioni d’arte, custodite all’interno delle imprese. Confindustria ne ha raccontate 57 (di cui 56 aperte al pubblico) nel libro “Il segno dell’arte nelle imprese. Le collezioni corporate italiane per l’arte moderna e contemporanea”, realizzato con il patrocinio del Ministero della Cultura e il sostegno di Intesa Sanpaolo.
Proprio Intesa Sanpaolo vanta una delle più grandi collezioni corporate a livello internazionale: 15mila opere dall’archeologia al contemporaneo. Progetto Cultura prevede inoltre progetti, mostre, attività educative che fanno capo alle Gallerie d’Italia, il polo museale bancario su quattro sedi (Vicenza, Milano, Napoli e Torino).
Che la banca abbia una collezione d’arte non stupisce. Si scopre invece che sono tante le imprese, anche Pmi, animate dalla passione per l’arte. Ne sono un esempio le collezioni di Bracco, Biomax, Ceretto, Maramotti/Max Mara, Farmalabor, Fucine Umbre, Irinox, Salvatore Ferragamo, Sea Milan Airports, Tecnodinamica, Tosetti Value Sim.
Quando poi le opere escono per dar vita a mostre itineranti, diventano un ambasciatore prestigioso dell’impresa. Così le immagini provenienti dall’Archivio Storico di Galleria Campari a Sesto San Giovanni, in partnership con l’agenzia Magnum Photos, sono in tour nella mostra “Bar Stories on camera”. Dopo Milano e Basilea, la mostra approda a Torino (al Centro Italiano per la Fotografia). Le foto dell’archivio e gli scatti di celebri fotografi come Elliott Erwitt e Robert Capa, raccontano il mondo del bar dagli anni 30 del XX secolo al 2000.
La collaborazione tra creativi e cantine giova alla vista e al palato. Il primo, un secolo fa, fu Mouton Rotschild che affidò l’etichetta del suo miglior vino al designer dell’anno. La prestigiosa casa bordolese avviò poi collaborazioni con artisti del calibro di Picasso, Mirò, Andy Wharol. L’esempio è stato seguito in Italia di recente da Frescobaldi, Antinori, Caprai, Feudi di San Gregorio. Moët & Chandon si è spinto più in là facendo creare una vera scultura: la bottiglia Jeroboam in edizione limitata. Rivestita in ottone, è avvolta da una corona d’alloro forgiata in bronzo dall’artista Anouchka Potdevin e contiene tre litri del miglior champagne.
Di che materia sono fatti i sogni? La risposta la offre l’Hotel de la Ville di Roma con “Dream Portraits” in collaborazione con l’artista Matteo Nasini. La registrazione delle onde generate nella fase Rem durante un soggiorno in una suite dell’hotel o presso le Rocco Forte House, diventa una creazione artistica di duplice natura: una scultura in ceramica e un tracciato audio che rappresenta la musica dei sogni.
Arte e design unici caratterizzano anche i 17 hotel dal lusso accessibile della catena Ruby. Il gruppo tedesco inaugura in autunno il suo primo indirizzo italiano a Firenze, in un palazzo del XIX secolo con annesso workspace originale e creativo.
Gli alberghi sono ideali gallerie d’arte. PassepARTout Unconventional Gallery è presente in 16 strutture del Gruppo Una, la più importante catena alberghiera italiana, parte del Gruppo Unipol. Da Roma a Bologna, da Napoli a Venezia, gli alberghi offrono una eccezionale opportunità espositiva agli artisti. Tra gli appuntamenti organizzati da PassepARTout, c’è la rassegna d’arte contemporanea “Milano Art & Design Week” che si terrà dal 7 al 13 aprile 2025, presso il più grande Business Center di Milano, l’Una Hotel Expo Fiera.
E per una notte al museo, ma di tutto comfort e charme, basta prenotare una stanza all’Hotel Elephant di Bressanone, risalente alla metà ‘400: un condensato di opere d’arte e storia.
Aidaf, l’Associazione Italiana delle Aziende Familiari, dal 2023 propone ai 300 associati un focus su arte e impresa declinandolo in vari progetti. La sfida per ogni azienda è creare valore sempre maggiore, per passarlo alla generazione successiva. Valore non solo economico, ma anche culturale e sociale. Arte e design sono ottimi alleati per accrescere il peso dell’impresa, allungarne la vita e dare un’impronta nuova.
Partendo letteralmente dalle radici, come Arte Brotto, l’azienda vicentina tra le poche a controllare l’intera filiera del legno fin dalle foreste di proprietà in Europa dell’Est. Fondata nel 1966 da Sante Brotto, detto il sarto del legno: rovere, noce europeo e americano da foreste sostenibili sono seguiti fino agli allestimenti di residenze di prestigio in tutto il mondo. Con i figli sono nati anche arredi di design.
Non c’è un albero uguale all’altro e così, “Tavolo Vero” è unico e inimitabile in quanto formato da due tavole gemelle dello stesso albero secolare.
Fantasia e passione stanno dietro ai “Mr.Frangi Small Cabinets”, nati dall’inventiva di un imprenditore di successo nel settore della lavorazione dei metalli e portati sul mercato dalla generazione più giovane. Sono 75 modelli in legno e metallo, creati in collaborazione con Studiocharlie, vincitore del premio Compasso d’Oro e presentati all’International Contemporary Furniture Fair di New York.
di Carla Serra
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