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LIVORNO. Si è parlato di varie tematiche nel corso di una conferenza che si è svolta a palazzo comunale: il Patto locale per la formazione, rinnovato proprio in questi giorni; i finanziamenti del programma Gol (Garanzia occupabilità lavoratori) che permetteranno di attivare, tra Livorno e provincia, più di 360 percorsi di formazione; i corsi Its destinati a formare tecnici altamente specializzati in partenza in città. All’iniziativa hanno partecipato il sindaco Luca Salvetti, l’assessora alla formazione della Regione Toscana, Alessandra Nardini, e l’assessore alla formazione e innovazione del Comune di Livorno, Michele Magnani.
Il patto locale per la formazione
Il patto locale per la formazione, siglato su impulso del Comune di Livorno nel 2021, tra Regione Toscana, enti territoriali, associazioni di categoria, sindacati, scuole superiori, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Sviluppo Lavoro Italia e Consiglio dei Consulenti dei Lavoro di Livorno, e scaduto lo scorso maggio, è stato rinnovato per altri due anni. I patti locali per la formazione sono tenuti in particolare considerazione da parte della Regione Toscana per lo sviluppo di politiche attive del lavoro sempre più rispondenti alle richieste dei comparti industriali dei territori e come sede di concertazione sull’allocazione di risorse a livello di azioni da implementare rispetto alle politiche attive del lavoro. Il Comune di Livorno ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita dell’Its Accademia Tecnologica Edilizia, nella nascita dell’Osservatorio per la Nautica Regionale, nell’allineamento dei percorsi formativi regionali rispetto ai lavori stagionali e nello sviluppo del Protocollo Gorgona Academy.
Le nuove misure
La Regione Toscana ha previsto un pacchetto di interventi da 24 milioni di euro destinati all’intero territorio regionale per formare, aggiornando o riqualificando le loro competenze, oltre 20mila lavoratrici e lavoratori e coloro che si trovano in stato di disoccupazione. Finanziato dal Pnrr nell’ambito del programma di riforma delle politiche attive del lavoro Gol, il pacchetto di misure è composto da due interventi. Il principale – inserito in Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani – stanzia 19 milioni di euro per la frequenza di percorsi formativi di aggiornamento (Upskilling) di durata fino a 150 ore rivolti a circa 20mila lavoratrici e lavoratori, disoccupati e cassintegrati.
I numeri
Per la provincia di Livorno i corsi disponibili saranno 366 e permetteranno di formare 2928 partecipanti. Nello specifico, le attività formative prevedono 25 corsi di riqualificazione, mentre i percorsi destinati all’aggiornamento saranno 341. Gli Istituti Tecnologici Superiori sono Accademie ad alta specializzazione tecnologica che permettono di conseguire il diploma di tecnico superiore. Ridefiniti Its Academy dopo la riforma del 2022, rappresentano un segmento del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, non universitaria. Consentono di formare profili altamente qualificati dal punto di vista tecnico e tecnologico, promuovendo così occupazione, in particolare giovanile, e le condizioni per lo sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza, competitiva e resiliente.
I percorsi
I percorsi – da 1800 o 2000 ore – hanno una durata di due anni e sono caratterizzati da lezioni in aula, in laboratorio e da visite guidate dirette alla conoscenza dei settori produttivi pertinenti ai percorsi stessi con docenti che provengono per almeno il 60% dal mondo del lavoro e delle professioni. Con l’avvio dell’anno formativo 2024-2025 la città di Livorno può contare su un’offerta di corsi significativa. I corsi che saranno presenti a Livorno saranno per le seguenti figure: Tecnico Superiore per la progettazione urbana sostenibile, Ufficiale di Coperta, Trasporti e Logistica e Hospitality Management. L’assessore alla Formazione e Innovazione del Comune di Livorno Michele Magnani ha dichiarato: «Proprio in questo momento stiamo raccogliendo tramite i soggetti che aderiscono al patto locale per la formazione, le esigenze delle aziende e dei comparti, rispetto ai profili e alle competenze che servono nei diversi settori, comprese quelle legate alla Portualità e allo shipping».
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