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Un nuovo sistema di automazione aperto, unico nel suo genere, per le sfide di sostenibilità dell’industria chimica e del riciclo della plastica. Ci hanno pensato Schneider Electric e GR3N, azienda specializzata nella gestione dei rifiuti PET (Polietilene Teraftalato). Grazie alla natura modulare e agnostica del software EcoStruxure Automation Expert, infatti, GR3N ha strutturato agilmente un primo impianto dimostrativo e ne ha già scalato l’impiego in nuovi siti. La partnership, avviata con la firma di un Protocollo di Intesa, permetterà all’operatore del riciclo su base chimica di creare nuovi stabilimenti in tempi rapidi e ottimizzando i costi.
Riciclo della plastica con idrolisi alcalina: come funziona
Oggi il 50% dei rifiuti plastici del mondo finisce in discarica e solo il 9% viene riciclato. Per questo GR3N si è impegnata a sviluppare la soluzione MADE – Microwave Assisted DEpolymerization. Questo processo divide il PET nei suoi componenti chimici di base, da ricombinare per creare nuovi pellet con qualità paragonabile alla plastica vergine. Soluzioni utilizzabili nell’industria del packaging e del tessile, creando circolarità nel processo produttivo della plastica. La tecnologia che permette questo riciclo della plastica si basa sull’idrolisi alcalina ed è in grado di gestire una maggior quantità di impurità rispetto ad altri metodi.
“Ogni anno la popolazione mondiale produce 460 milioni di tonnellate di plastica, circa il 70% delle quali finiscono in discarica o sono gestite male – spiega Christophe de Maistre, President Energy & Chemicals, Industrial Automation di Schneider Electric -. Se vogliamo affrontare la questione ci sono alcuni elementi non negoziabili. Dobbiamo vedere un’integrazione in tutto il ciclo di vita del prodotto. Adottare un approccio modulare per standardizzare la progettazione e rivolgerci a soluzioni di automazione software-based, capaci di offrire scalabilità e fare strada alle analytics evolute. Il progetto con GR3N è una dimostrazione di tutti questi elementi”.
7 vantaggi dell’automazione nel settore chimico
Tra i vantaggi ottenuti dall’integrazione tra la soluzione GR3N e il software di Schneider Electric:
- scalabilità industriale: il sistema di automazione aperto riduce al minimo il rischio di investimento nella fase di scale-up della tecnologia GR3N e offre all’azienda anche un nuovo strumento per proteggere la proprietà intellettuale come licenziataria del processo;
- flessibilità progettuale: il sistema, agnostico sia dal punto di vista dei fornitori delle tecnologie adottate sia per l’hardware, ha permesso a GR3N di progettare la migliore soluzione possibile senza essere ostacolata da problemi lock in e subire l’impatto di problemi nella supply chain;
- rapidità di progettazione: il design modulare del software di controllo, supportato dalla digital continuity in tutto il ciclo di vita dell’impianto e dalla possibilità di adottare fin dall’inizio un processo decisionale basato sull’automazione, riduce del 40% l’errore umano nello sviluppo;
- controllo più semplice: poter adottare tecnologie indipendentemente dai loro fornitori permette di distribuire o centralizzare i controlli in base alle necessità;
- riduzione dei costi: si stima una riduzione del 30% dei costi di progettazione grazie all’automazione basata sul software;
- integrazione tra IT e OT: nuove opportunità di efficienza e ottimizzazione in tutta la catena del valore, grazie all’integrazione di tecniche di data analytics evolute;
- attrattività per la forza lavoro: la nuova generazione di lavoratori apprezza la possibilità di lavorare con sistemi simili a quelli IT.
Il nuovo processo, dunque, aumenta scalabilità, flessibilità ed efficienza della soluzione MADE. Permettendo all’azienda di avviarne l’industrializzazione. Entro il 2027, si prevede la costruzione di un impianto di riciclo della plastica in grado di gestire 35-40.000 tonnellate di materiale per pretrattarlo, depolimerizzarlo e ripolimerizzarlo.
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