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BRA – Senza discussione, l’ultima seduta del Consiglio comunale di Bra ha approvato il punto indicato di maggior rilievo all’ordine del giorno: il Dup, Documento unico di programmazione 2025-27. Non una parola è seguita all’esposizione del sindaco Gianni Fogliato da parte di maggioranza e opposizione. Al voto, 10 i favorevoli e 5 (tutti i presenti della minoranza di centrodestra) i contrari su una delibera che ha riassunto le linee programmatiche di governo aggiungendo indicazioni impegnative – a detta dello stesso capo della Giunta – sul fronte fiscale.
«L’impegno forte» – così l’ha chiamato Fogliato, rimane per il centrosinistra «contenere l’onere impositivo» sui contribuenti. Questo «mantenendo le agevolazioni, i fondi compensativi» e «implementando e rendendo più efficaci le rateizzazioni» di pagamento. Rispetto alle attività produttive, il primo cittadino ha assicurato che si «continuerà a fare ragionamenti anche sul tavolo», le riunioni periodiche di confronto con i rappresentanti delle varie categorie, aprendo ad «agevolazioni sulle imposte per le imprese che assumono personale». Se sarà realizzato, tale incentivo andrà nella direzione da anni sollecitata dal centrodestra. Lo stesso che altrettanto annosamente invoca «forme di premialità» sulla tassa rifiuti. Il contributo chiesto a ogni utente suddivide semplicemente il monte-spese del servizio raccolta e smaltimento, e per scalarlo Bra punta a ridurre la produzione di scarti. Gli sconti o più probabilmente i mancati aggravi andranno a chi dimostrerà di procedere concretamente in tale direzione.
Intanto da Roma…
Neppure su Irpef, Imu eccetera c’è in realtà da aspettarsi cali, andrà bene se le aliquote non aumenteranno. I costi della macchina comunale non sarebbero ulteriormente comprimibili e – ha avvertito Fogliato – «a livello centrale sono ripresi i tagli» ai trasferimenti periferici. Una politica che tutela per quanto possibile i Ministeri ma «rende sempre più difficile programmare la spesa corrente e far quadrare i bilanci» degli Enti locali.
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