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Il Portogallo offre 10 anni di agevolazioni fiscali ai giovani lavoratori per combattere la fuga di cervelli e attrarre talenti
Il Portogallo sta cercando di invertire la tendenza dell’emigrazione giovanile e attrarre nuovi talenti con un ambizioso piano di agevolazioni fiscali. Dopo aver modificato il regime fiscale per i pensionati, rendendolo meno vantaggioso, il governo di centro-destra guidato da António Costa punta ora sui giovani, offrendo loro un decennio di tasse ridotte per invogliarli a rimanere o a trasferirsi nel paese.
L’obiettivo:
Frenare la “fuga di cervelli” che sta privando il Portogallo di forza lavoro qualificata e di potenziale innovativo. Il piano prevede un regime fiscale estremamente favorevole per i giovani che iniziano la loro carriera in Portogallo. Nel primo anno di lavoro, i giovani sarebbero completamente esenti dal pagamento dell’imposta sul reddito. Nei nove anni successivi, le tasse rimarrebbero molto basse, con aliquote ridotte e agevolazioni significative.
Interesse a livello internazionale
Questa proposta, che ha già suscitato grande interesse a livello internazionale, rappresenta un’opportunità unica per i giovani professionisti che cercano un ambiente di lavoro dinamico e stimolante, con un costo della vita relativamente basso e un clima piacevole. Il Portogallo, con la sua ricca storia, la sua cultura vibrante e la sua posizione strategica all’interno dell’Unione Europea, si presenta come una meta ideale per chi desidera iniziare la propria carriera con il piede giusto.
Ecosistema favorevole all’innovazione
Il governo portoghese spera che queste misure contribuiscano a creare un ecosistema favorevole all’innovazione e all’imprenditorialità, attirando investimenti e generando nuove opportunità di lavoro. L’obiettivo a lungo termine è quello di trasformare il Portogallo in un hub tecnologico e creativo, in grado di competere con le principali realtà europee.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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