Secondo l’analisi di Facile.it,
con i tassi attuali, il 18,1% dei mutuatari
lombardi che lo scorso anno hanno chiesto un
finanziamento per comprare casa oggi non avrebbe i requisiti per presentare
domanda, vale a dire non rispetterebbe il rapporto rata/reddito (usato
dalle banche come criterio di selezione per l’erogazione del finanziamento. Non
solo; l’analisi del comparatore ha messo in luce come, a parità di rata, il potere
di acquisto di un nuovo mutuatario sia calato del 22% in un anno e
oggi, per comprare casa con mutuo, serva un reddito più alto del 27%
rispetto a dodici mesifa.
Rapporto rata/reddito
Nella valutazione dell’aspirante mutuatario le banche si
assicurano che l’importo della rata richiesta non superi, indicativamente, un
terzo dello stipendio disponibile; oggi quindi, a causa dei tassi in aumento,
gli aspiranti mutuatari devono fare i conti con rate più alte che, di
fatto, complicano l’accesso al credito.
Il valore regionale
di chi non rispetta più il rapporto rata reddito è sostanzialmente in linea con
quello rilevato a livello nazionale, ma il dato cambia se si guarda alle singole
province; la percentuale supera il 21% a Milano (21,4%) e Lecco
(21,1%), mentre scende notevolmente a Sondrio (9,5%) e Varese (11,2%).
Guardando ai migliori tassi disponibili online, a
febbraio 2022 la rata mensile di un mutuo standard a tasso fisso (126.000
euro al 70% da restituire in 25 anni) era pari a 482 euro; questo significa che il richiedente,
per ottenere il finanziamento, doveva avere un reddito netto mensile pari ad
almeno 1.450 euro. Oggi, per lo stesso finanziamento, la miglior rata è
pari a 615 euro e il richiedente, per ottenere il mutuo, dovrebbe avere
un reddito di almeno 1.845 euro. A parità di importo, quindi, per
vedersi accettare la domanda occorre uno stipendio più alto del 27% rispetto
a quanto non fosse lo scorso anno.
L’alternativa è quella di orientarsi su importi più contenuti
tanto è vero che l’Osservatorio di Facile.it** ha messo
in luce come nel secondo semestre del
2022 l’importo medio richiesto in Lombardia per un mutuo prima casa sia sceso
a 157.217 euro (-2,3% rispetto allo stesso periodo del 2021). Una tendenza
confermata anche dai dati preliminari relativi al 2023, che vedono la domanda
media calare ulteriormente e fermarsi a 150.348 euro.
«La diminuzione graduale degli
importi è strettamente legato all’aumento dei tassi di interesse», spiegano gli
esperti di Facile.it. «In alcuni casi è l’aspirante mutuatario che,
pur di non rinunciare all’acquisto, sceglie di orientarsi su un importo più
contenuto per alleggerire la rata mensile, in altri è la banca che è costretta
a ridimensionare la richiesta per preservare il rapporto rata/reddito. Rapporto
che – ricorda Cresto – può variare da banca a banca e per questo il consiglio è
di farsi aiutare da un consulente nella scelta dell’istituto a cui presentare
domanda di finanziamento».
L’aumento dei tassi si è quindi tradotto in un calo
del potere di acquisto dei mutuatari; se a febbraio 2022 con una rata
mensile di circa 482 euro si poteva ottenere un mutuo fisso da 126.000 euro,
oggi, con la stessa rata, si può puntare ad avere un mutuo di appena 98.695 euro,
vale a dire il 22% in meno.
«Per
non ridurre l’importo richiesto gli aspiranti mutuatari possono scegliere di
allungare la durata del finanziamento, sfruttando peraltro le condizioni
particolarmente vantaggiose che oggi hanno i mutui a 35 o 40 anni», conclude Cresto. «Questo consentirebbe di
alleggerire il peso delle rate mensili e di preservare il rapporto rata/reddito,
senza rinunciare al capitale.».
Interessante
anche notare come l’aumento dei tassi abbia spinto in alto le surroghe, le
quali, secondo l’analisi Facile.it, nei primi due mesi
del 2023 hanno rappresentato il 19% del totale domande di finanziamento raccolte
in Lombardia, valore più che raddoppiato (+107%) rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno.
L’andamento
provinciale
L’Osservatorio
di Facile.it ha analizzato non solo le richieste di mutuo prima casa raccolte
nel secondo semestre 2022 a livello regionale, ma anche quelle su base
provinciale, facendo emergere differenze significative.
Milano è la
provincia lombarda dove è stato richiesto l’importo medio più alto
(
177.039 euro), seguita da Monza e
Brianza (151.917 euro), Varese (147.228 euro), Como (146.854 euro),
Lecco (144.567 euro) e, staccata di un soffio, Brescia (143.460 euro).
Continuando a scorrere la graduatoria regionale, si trovano Sondrio (138.750
euro), Bergamo (137.052 euro), Mantova (128.866 euro) e Pavia
(123.457 euro). Chiudono la classifica Cremona (117.332 euro) e Lodi
(116.440 euro).
* Analisi realizzata su un campione di
oltre 20.000 richieste di mutuo raccolta da Facile.it a febbraio 2022 e
febbraio 2023.
** L’analisi è stata realizzata su un campione di oltre
131.000 richieste di mutuo raccolte in Lombardia tramite Facile.it e Mutui.it tra
luglio 2021 e febbraio 2023.
Immagine © Puttachat
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