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Gambero Rosso 2025: ecco i ristoranti del Canavese che fanno impazzire tutti #finsubito prestito immediato


Cosa rende davvero un ristorante degno di entrare nella prestigiosa Guida Gambero Rosso? È forse la capacità di mescolare sapientemente tradizione e innovazione, o l’arte di trasformare ingredienti locali in piatti straordinari che restano impressi nella memoria dei commensali? La risposta si trova, ancora una volta, nel cuore del Canavese e della provincia di Torino, dove ben sei ristoranti sono stati recentemente premiati nell’edizione 2025 della guida, confermando la zona come uno dei poli emergenti della gastronomia italiana.

La Guida Gambero Rosso, pubblicata ogni anno, è molto più di un semplice elenco di ristoranti: è un faro per gourmet e appassionati del buon cibo. Le sue valutazioni – espresse con forchette e gamberi – premiano l’eccellenza della cucina, della cantina e del servizio, ponendo un’enfasi speciale sull’attenzione al territorio e alla qualità delle materie prime. Non è solo un manuale per chi è alla ricerca di un buon pasto, ma una vera e propria celebrazione della cultura gastronomica italiana, capace di esaltare il perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. E quest’anno, il Canavese si è guadagnato un posto d’onore grazie a sei ristoranti che raccontano una storia di passione, cura e dedizione verso la cucina.

“La Mugnaia” di Ivrea è forse il più rappresentativo di questo connubio tra tradizione e raffinatezza. Situato nel centro storico della città, questo ristorante, gestito da Marco Rossi ed Elisa Campa, è un gioiello nascosto che offre piatti capaci di sorprendere i palati più esigenti. Le proposte spaziano dal gazpacho con crudo di scampi al cubo di fassone alla brace di timo, un menù che riesce a bilanciare audacia e accessibilità. Con tre menù degustazione a prezzi competitivi, “La Mugnaia” dimostra che la qualità può essere alla portata di tutti, in un ambiente accogliente e curato in ogni dettaglio.

A San Maurizio Canavese, invece, “La Credenza” si distingue per l’approccio coraggioso e innovativo di Giovanni Grasso. Qui, la tradizione piemontese viene rielaborata in chiave contemporanea, con piatti come i tajarin cotti in estratto di melanzane e ricci di mare, o il carpaccio di polpo con emulsione di mozzarella, che sorprendono per la loro creatività. La cantina del ristorante, famosa per la sua ricca selezione di vini, offre anche prestigiosi grand cru francesi, disponibili al bicchiere, rendendo “La Credenza” una meta ideale per gli amanti dell’alta cucina e del buon vino.

Se parliamo di eleganza e tradizione, è impossibile non menzionare il “Gardenia” di Mariangela Susigan, situato nella storica villa affrescata di Caluso. Questo ristorante, con un orto proprio che fornisce le materie prime più fresche, propone menù degustazione legati al territorio, tra cui spicca quello dedicato alle erbe spontanee e ai prodotti locali. “Gardenia” riesce a coniugare la bellezza degli ambienti storici con una cucina raffinata che rende omaggio alle eccellenze del Canavese.

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Per chi cerca sapori più autentici e rustici, il “Ramo Verde” di Carema rappresenta una scelta sicura da oltre 35 anni. Questa trattoria, conosciuta per piatti come la zuppa di ajucche e il coniglio al nebbiolo, offre un’esperienza di cucina casalinga che soddisfa chi desidera riscoprire i sapori tradizionali del territorio. Situato in un contesto tranquillo, è il rifugio perfetto per chi cerca un’autentica esperienza gastronomica.

A Rivarolo Canavese, il giovane Stefano Bronzino ha saputo rendere il suo “Casa Bro” un punto di riferimento per l’eleganza e l’innovazione. I piatti, influenzati anche dalla cucina spagnola, rivelano una grande tecnica e una profonda conoscenza delle materie prime. I percorsi di degustazione offerti, uniti a un servizio impeccabile, fanno di “Casa Bro” una delle mete gastronomiche più apprezzate del Canavese.

Le Valli di Lanzo, invece, accolgono gli amanti della cucina di montagna con un’esperienza che affonda le sue radici nella tradizione alpina. Il ristorante “Valli di Lanzo”, premiato per la sua capacità di mantenere viva la cucina locale, combina sapientemente piatti tipici con prodotti del territorio, rendendo ogni sosta piacevole e rigenerante.

Oltre al Canavese, la Guida Gambero Rosso 2025 ha messo in luce altre gemme nella provincia di Torino. Un esempio lampante è “Condividere”, a Torino, premiato con tre forchette per il suo format innovativo e per la visione dello chef Federico Zanasi. Il ristorante, situato all’interno della Lavazza Nuvola, invita i clienti a vivere un’esperienza gastronomica diversa, dove la condivisione e l’informalità si sposano con l’alta cucina, rendendolo un simbolo della nuova Torino gastronomica, capace di fondere creatività e tradizione.

Ma non sono solo i grandi nomi a brillare nella guida di quest’anno. Anche piccole realtà come “Osteria Antiche Sere” a Carmagnola hanno ricevuto riconoscimenti, grazie alla loro dedizione nel mantenere vive le ricette locali e promuovere le eccellenze del territorio, come il celebre peperone di Carmagnola. Questo rinascimento gastronomico delle osterie dimostra che l’eccellenza non risiede solo nell’alta cucina, ma anche nei piatti tramandati da generazioni e preparati con cura.

Un’altra realtà premiata è “Banco Vini e Alimenti”, a Torino, che si distingue per la sua attenzione alla sostenibilità e all’uso di prodotti stagionali. Con una selezione di vini naturali e biodinamici, il locale dimostra come innovazione e rispetto per l’ambiente possano convivere in armonia.

Questi esempi non solo arricchiscono la narrazione del Canavese, ma mostrano come tutta la provincia di Torino stia diventando un punto di riferimento per la gastronomia italiana. Questo territorio non è più solo conosciuto per i piatti tradizionali, ma anche per la capacità di reinventarsi, accogliendo le nuove tendenze e sperimentando con la cucina d’autore.

I sei ristoranti canavesani premiati dalla Guida Gambero Rosso 2025 e le altre realtà torinesi offrono una mappa gastronomica da esplorare, un invito a scoprire la ricchezza culinaria del territorio dove la tradizione incontra l’innovazione in un abbraccio di sapori indimenticabili. Dalla cucina raffinata alla tradizione più autentica, il Canavese e la provincia di Torino dimostrano di essere destinazioni imperdibili per chiunque sia alla ricerca di esperienze gastronomiche uniche.

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