Cairo indica la via al Toro: “A Roma con lo stesso spirito” #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Martedì è stato al Filadelfia. Un apprezzato discorso motivazionale, “eh no, ma non posso raccontarvi cosa ho detto… però il mio messaggio è arrivato”, e – a giudicare dal risultato ottenuto – anche capace di fare breccia nel cuore della squadra. Venerdì sera è tornato allo stadio Olimpico Grande Torino, alla fine ha fatto festa brindando a una vittoria pesantissima contro il Como. È stata la settimana particolare del presidente del Torino, Urbano Cairo. I tre punti ai granata mancavano dal 20 settembre (2-3 a Verona), in casa addirittura dal 25 agosto (2-1 all’Atalanta). “Io sono una persona sempre ottimista, e generalmente porto fortuna…”, risponde sorridendo il numero uno del club ai cronisti che gli fanno notare come abbia portato buona sorte, visibilmente felice per il successo contro gli uomini di Fabregas che rilancia il Toro in classifica. E soprattutto crea il terreno giusto per affrontare il prossimo duro trittico di impegni previsto dal calendario: si ripartirà giovedì sera nella casa della Roma dell’ex Ivan Juric, a ruota domenica arriverà la Fiorentina all’Olimpico Grande Torino e il 9 novembre il derby allo Stadium aprirà le porte della sosta della Serie A di novembre.

lo spirito

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Nel successo casalingo contro il Como, i granata hanno seminato tanti buoni spunti. Dal carattere alla tenuta difensiva, dall’exploit del giovane Njie allo spirito del Toro che è diventato il manifesto di una notte vincente. Il presidente Cairo pone l’accento proprio su questo ultimo aspetto e da qui riparte pensando alle sfide che verranno. “Nelle prossime tre partite deve esserci lo stesso spirito visto contro il Como, né più né meno – riflette Urbano Cairo -. Deve essere la stessa cosa, devono esserci la stessa voglia di vincere e di non prendere gol, la stessa unione, la stessa voglia di aiutarsi l’uno con l’altro come accaduto contro il Como. È stata una partita pazzesca, certamente una vittoria importante nella quale tutti quanti hanno dato una mano per evitare di prendere gol, a partire proprio da Njie che tornava spesso per coprire e per aiutare la squadra”. Una vittoria “importante” perché “ci eravamo messi nei guai da soli, stupidamente – prosegue Cairo -. Dico nei guai riferendomi al punto di vista psicologico, perché quando perdi quattro partite di fila (tre in campionato e una in Coppa Italia, ndr), entri in una modalità preoccupata. Tra l’altro, a Cagliari abbiamo perso in maniera incredibile, perché al 75’ stavamo vincendo ed eravamo in controllo. Contro il Como, invece, abbiamo fatto gol proprio al 75’ ma abbiamo tenuto il vantaggio perché c’era veramente quella voglia di non prendere gol e di fare il clean sheet”. Poi il presidente Cairo riflette sul rapporto con la tifoseria: “Sicuramente ci sono tutte le possibilità per ricucire – dice -, da parte mia c’è tutta la voglia di farlo: contro il Como la curva Maratona è stata fantastica, ha dato un sostegno alla squadra pazzesco”.

stella njie

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Il diciannovenne Njie è uno dei pupilli del presidente Cairo. “Io credo in lui dai tempi della Primavera, l’ha scovato Ludergnani (il direttore del vivaio, ndr). È un buonissimo giocatore – racconta il presidente -, però adesso deve stare veramente con i piedi per terra. Ha segnato un gol importante per noi, grazie al quale abbiamo vinto la partita contro il Como, ma ha pur sempre 19 anni. È un giocatore che ha delle qualità: quel gol l’ha voluto fortemente. Non tutti vanno con quella voglia e hanno quel tipo di velocità nel prendere la palla e nel fare un gol che non era affatto facile perché aveva un difensore che arrivava alle spalle. Era un gol difficile». A chi gli chiede se, a gennaio, il club investirà su un nuovo attaccante, risponde: “Il mercato lo faremo al momento giusto, intanto Njie è una punta che abbiamo comprato adesso e non è mica male”.

schuurs e zapata

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Il presidente Cairo riflette anche sugli infortuni che stanno obbligando Schuurs e Zapata, due pezzi da novanta, a restare in infermeria. “Il calcio è fatto anche di infortuni, purtroppo li hanno tutte le squadre. Noi abbiamo avuto prima Schuurs, che era fondamentale, poi si è fatto male anche Zapata, un uomo altrettanto fondamentale. Dobbiamo cercare di andare avanti, come stiamo facendo. Comunque sia, davanti abbiamo Ché Adams, Sanabria, Njie che ha un bel potenziale, Karamoh e Vlasic che, secondo me, arriverà. Adesso deve ritrovare la condizione perché era tanto tempo che non giocava”. Approfondisce il discorso su Schuurs: “Adesso è a Londra dal professor Andy Williams, il chirurgo che l’ha operato la seconda volta, il numero uno in Premier League. Farà da lui la rieducazione per ripartire, perché ha avuto una serie di intoppi. Avendo anche un pizzico di fortuna, credo che potrà ritornare. Non so quando, ed è inutile stare qui a fare previsioni”.

milinkovic e juric

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Plaude alla super serata vissuta dal portiere Milinkovic. “Su di lui credo da sempre, l’ho acquistato molti anni fa e l’ho sempre appoggiato”. Giovedì, a Roma, il Toro incontrerà per la prima volta Ivan Juric da avversario: “Io con Juric ho un buon rapporto, lui era un po’ particolare però alla fine ci eravamo capiti. Andando via, mi ha chiamato e mi ha ringraziato e mi ha salutato con molto affetto”.