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Maggie Smith, è morta l’attrice di Harry Potter e Downton Abbey #adessonews

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E’ morta a Londra, a 89 anni, Maggie Smith, attrice britannica vincitrice di due Oscar. Una lunga carriera di successo tra teatro, cinema e televisione. Dame Margaret Natalie Smith era nata a Ilford, alle porte di Londra, il 28 dicembre del 1934. Tra le attrici britanniche più apprezzate, oltre agli Oscar aveva ottenuto tre Golden Globe, cinque premi Bafta, cinque Screen Actors Guild Awards, quattro Emmy Awards e un Tony Award per il suo prestigioso impegno in campo teatrale.

L'attrice in 'Marigold Hotel'

L’attrice in ‘Marigold Hotel’ 

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Una carriera tra teatro, cinema e tv

Il primo Oscar era arrivato nel 1970 come migliore attrice protagonista per il film La strana voglia di Jean, nove anni più tardi aveva conquistato la statuetta come migliore attrice non protagonista per per California Suite. Ma in carriera aveva ricevuto diverse nomination: per Otello (1965), In viaggio con la zia (1972), Camera con vista (1986) e Gosford Park (2001). Negli anni novanta, era stata Wendy Darling in Hook – Capitan Uncino (1991) e Lady Hester Random in Un tè con Mussolini (1999). Il successo di pubblico era proseguito negli anni 2000 quando aveva interpretato Minerva McGranitt nella saga di Harry Potter (2001-2011) e Violet Crawley, la contessa madre di Grantham nella serie televisiva Downton Abbey (2010-2016) e nei due successivi film.

Maggie Smith nella serie tv 'Downton Abbey'

Maggie Smith nella serie tv ‘Downton Abbey’ 

L’annuncio dei figli “distrutti”

L’annuncio della scomparsa in un comunicato dei figli Toby Stephens and Chris Larkin: “E’ con grande dolore che annunciamo la morte di Dame Maggie Smith. E’ mancata serenamente in ospedale questa mattina. Persona riservata, ha avuto accanto fino alla fine gli amici e i familiari. Lascia due figli e cinque amatissimi nipoti, distrutti dalla perdita di una madre e di una nonna straordinaria. Cogliamo l’occasione – si legge ancora nel comunicato – per ringraziare il meraviglioso staff del Chelsea and Westminster Hospital per la cura e la gentilezza manifestate durante i suoi ultimi giorni. Grazie a voi tutti per i messaggi e il supporto, allo stesso tempo vi chiediamo di rispettare la nostra privacy”.

L'attrice con Rupert Grint alla premiere londinese di 'Harry Potter e il principe mezzosangue'

L’attrice con Rupert Grint alla premiere londinese di ‘Harry Potter e il principe mezzosangue’ (reuters)

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Gli inizi in teatro e il debutto al cinema

Una lunga carriera che aveva preso il via sul palcoscenico dell’Oxford Playhouse Theatre con l’inevitabile passaggio da interprete shakespeariana. Poi il debutto da attrice in tv nel 1955 in uno show della Bbc. Il primo ruolo da protagonista arriva nel 1958 con il film Senza domani di Seth Holt, che le vale al nomination ai Bafta Awards come miglior attrice esordiente. Da quel momento le si aprono le porte del grande schermo, partecipa a produzioni di successo come I cinque ladri d’oro (1962) di Michael Truman, International Hotel (1963) di Anthony Asquith, accanto a Elizabeth Taylor e Richard Burton, e Il magnifico irlandese (1965) di Jack Cardiff, dove affianca Rod Taylor e grazie al quale ottiene la seconda candidatura ai Bafta. Ma è con il ruolo di Desdemona in Otello (1965), al fianco di Laurence Olivier che viene acclamata dalla critica, ottiene la nomination ai Golden Globe come miglior attrice e la prima delle sue candidature all’Oscar come miglior attrice non protagonista.

Ralph Fiennes consegna a Maggie Smith il Bafta come migliore attrice non protagonista per il film di Franco Zeffirelli 'Un tè con Mussolini' (2000)

Ralph Fiennes consegna a Maggie Smith il Bafta come migliore attrice non protagonista per il film di Franco Zeffirelli ‘Un tè con Mussolini’ (2000) (reuters)

Il successo e i premi

Seguono film come Masquerade (1967) di Joseph L. Mankiewicz, accanto a Rex Harrison, Susan Hayward e Capucine, nel 1968 Milioni che scottano di Eric Till, accanto a Peter Ustinov, nel 1969 è la protagonista assoluta di La strana voglia di Jean di Ronald Neame, nei panni dell’anticonformista professoressa Jean Brodie, interpretazione grazie alla quale ottiene la nomination ai Golden Globe, conquista un Bafta e nel 1970 vince il primo Oscar come miglior attrice protagonista. Attrice di classe e di grande ironia, lavora con George Cukor in In viaggio con la zia (1972), che le valse la candidatura sia ai Golden Globe che agli Oscar come miglior attrice protagonista. Seguono Invito a cena con delitto (1976) di Robert Moore, Assassinio sul Nilo (1978), di John Guillermin, nello stesso anno viene chiamata da Herbert Ross per il suo California Suite: le affida il ruolo di un’attrice nevrotica che le vale il suo secondo Oscar come miglior attrice non protagonista nel 1979 oltre al primo Golden Globe e a un’altra candidatura ai Bafta.

Maggie Smith in uno dei film della saga di Harry Potter

Maggie Smith in uno dei film della saga di Harry Potter 

Gli anni 80 tra Ivory e ‘Sister act’

Gli anni Ottanta sono quelli – tra gli altri – di Quartet (1981) di James Ivory, Delitto sotto il sole (1982) di Guy Hamilton, Camera con vista (1985) diretta ancora da James Ivory, in cui è Charlotte, la dama di compagnia di Helena Bonham Carter, ruolo grazie al quale guadagna un’altra candidatura all’Oscar e il secondo Golden Globe come miglior attrice. Chiude il decennio La segreta passione di Judith Hearne (1987) di Jack Clayton, ed è di nuovo Bafta per la migliore attrice. Nel 1990 le viene assegnato il Tony Award come miglior attrice per lo spettacolo teatrale Lettice and Lovage, cambia del tutto verso nel 1991 quando accetta òla proposta di Steven Spielberg di interpretare Wendy Darling nel film Hook – Capitan Uncino, anche se la sua presenza, in quegli anni, si ricorda in particolare in Sister Act – Una svitata in abito da suora (1992) e nel sequel Sister Act 2 – Più svitata che mai (1993), nei quali è la madre superiora del Convento della suora scatenata Whoopi Goldberg. Dopo altri titoli e autori importanti, arriva il settimo Bafta grazie a Un tè con Mussolini, di Franco Zeffirelli, in cui recita accanto a Cher e di Judi Dench.

Diretta da Dustin Hoffmann, è Lila Fisher in 'Quartet'

Diretta da Dustin Hoffmann, è Lila Fisher in ‘Quartet’ 

Da ‘Harry Potter’ a ‘Downton Abbey’

Nel 2000 un’altra nomination all’Oscar, questa volta per Gosford Park di Robert Altman, ma tocca alla nuove generazioni scoprirla e apprezzarla grazie al personaggio della professoressa McGranitt nella saga di Harry Potter. Mentre al 2011 risale la sua grande popolarità – anche in Italia – grazie alla tv e alla serie Downton Abbey: con il ruolo della pestifera Violet, Contessa Madre di Grantham, riceve due premi Emmy (gli Oscar della tv), nel 2011 e 2012, come migliore attrice non protagonista in una miniserie e migliore attrice non protagonista in una serie drammatica. Tra le sue ultime interpretazioni, i film Marigold Hotel e Quartet, The Lady in the Van, il ritorno a teatro, nel 2019, dopo dodici anni di assenza dalle scene, nella pièce di Christopher Hampton A German Life, in scena al Bridge Theatre di Londra, nel ruolo della segretaria di Joseph Goebbels, Brunhilde Pomsel. Poi di nuovo Downton Abbey, ma al cinema, nel sequel dell’omonima serie tv.

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