Anche nel settore della raccolta differenziata dei rifiuti la tecnologia giocherà una parte importante per renderla più efficiente, soprattutto grazie ad applicazioni, contenitori smart e parlanti, intelligenza artificiale e geolocalizzazione
Anche se l’obiettivo deve restare una diminuzione dei rifiuti generati, in futuro, la raccolta differenziata può diventare migliore e più efficiente – in un’ottica di recupero del massimo valore dai rifiuti raccolti – grazie alla tecnologia.
Gli strumenti digitali e hi-tech permetteranno infatti una gestione dei rifiuti più intelligente, fornendo a cittadini e operatori strumenti innovativi: contenitori della differenziata parlanti, compostiere digitali, app per accedere velocemente a tutti i servizi di igiene urbana, localizzatori satellitari per controllare in tempo reale i percorsi e lo stato operativo dei mezzi di raccolta, software di ottimizzazione potenziati dall’intelligenza artificiale e chiavi virtuali, salvate sui nostri smartphone, per accedere alle ecoisole.
Il futuro della raccolta dei rifiuti è stato affrontato a Milano nel corso dell’evento Waste Reloaded che ha discusso del futuro del settore, analizzando come superare i limiti e le inefficienze dell’attuale sistema.
Sinergia e collaborazione dovranno essere alla base di questa rivoluzione, che con molta ambizione e determinazione vuole portare avanti il neonato polo industriale – denomiinato Dna Ambiente – che integra alcune realtà innovative del settore: Ambiente.it, Sartori Ambiente, Arcoda, Junker App e Hpa.
Il messaggio lanciato è chiaro: la digitalizzazione è molto di più dell’eliminazione di moduli cartacei, è soprattutto un potente strumento di ottimizzazione, inclusione e trasparenza.
Un semplice tocco su un’app o l’organizzazione di dati in una piattaforma in cloud hanno infatti un impatto esponenziale in termini di efficacia ambientale, sociale ed economica. In questo nuovo scenario i cittadini – primo anello di una filiera circolare – acquisteranno maggiore centralità.
Grazie ad app intelligenti potranno infatti separare e valorizzare i rifiuti prodotti, ma anche prenotare i servizi a chiamata, segnalare disservizi o casi di degrado urbano e abbinare alla propria utenza i contenitori della differenziata.
Contenitori che diventeranno smart e parlanti, grazie a un tag in grado di comunicare a distanza la reale produzione di rifiuti di ogni utenza e permettere, quindi, un calcolo più equo della tariffa puntuale.
L’intelligenza artificiale permetterà di ottimizzare i percorsi di raccolta riducendo il chilometraggio e le emissioni di CO2, di automatizzare il riconoscimento dei rifiuti al momento del conferimento da parte del cittadino, di rendere più efficiente il customer care grazie a chatbot evoluti.
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