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Genova. Ha preteso di mangiare in corridoio con altri detenuti, quindi ha aggredito e ferito due agenti della polizia penitenziaria, lanciandogli contro una sedia e un tavolo. Protagonista un 25enne condannato per violenza sessuale, rapina e ricettazione, trasferito da Torino a Genova Pontedecimo per motivi di sicurezza. Gli agenti hanno riportato una prognosi di sette giorni.
A riferire la notizia è Fabio Pagani, segretario della UilPa Penitenziari Liguria. “Nessuna unità di polizia penitenziaria ha potuto smontare dal servizio, per il rischio disordini che potrebbero verificarsi – spiega -. A pagare le spese di tutto ciò gli operatori penitenziari che scontano le pene dell’inferno per la sola ‘colpa’ di essere al servizio dello Stato, sono la stessa collettività e l’intero Paese la cui civiltà, se va comparata con quella delle sue carceri, si ritrova a livelli davvero poco gratificanti. In altri termini, per le prigioni attuali si pone in dubbio lo stesso presupposto giuridico al loro mantenimento”.
“Di fronte a questo quadro, il governo Meloni prenda compiutamente atto della strisciante emergenza, fatta anche di sovrappopolamento detentivo, con circa il 130 per cento di presenze in più rispetto ai posti effettivamente disponibili, ma con punte di oltre il 200 per cento, e di penuria di operatori”, prosegue Pagani.
“Alla sola polizia penitenziaria – osserva – servirebbero rinforzi per almeno 18mila unità, e vari un decreto carceri per consentire cospicue assunzioni straordinarie, con procedure accelerate, e il deflazionamento della densità detentiva. Parallelamente, il Parlamento vari una legge delega per la riforma complessiva del sistema d’esecuzione penale, la reingegnerizzazione del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e la riorganizzazione del corpo di polizia penitenziaria”.
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