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Ecco la classifica delle città più adatte per imprenditori in Italia #finsubito prestito immediato


Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, nella classifica delle città più adatte agli imprenditori in Italia, al primo posto non c’è Milano. Secondo il Finom Innovation in Business Index, infatti, il capoluogo lombardo non risulterebbe al vertice in base ai fattori considerati dallo studio, quali innovazione, ricerca e sviluppo, presenza di start-up e disponibilità di finanziamenti.

Questi parametri sono stati poi calcolati in relazione a singole aree tematiche, tra cui intelligenza artificiale, biotecnologie e fintech. Oltre alle migliori città italiane per avviare un’impresa, l’indice ha analizzato anche le città ideali a livello globale.

Ecco allora quali sono le 5 città più adatte agli imprenditori in Italia in ordine crescente.

5. Torino: una città in crescita

Con un punteggio di 51,35, il capoluogo piemontese si colloca all‘ultimo posto della top 5 delle città italiane più adatte per gli imprenditori.

La città ha registrato negli ultimi anni un tasso di crescita positivo ed un aumento nel tasso di sopravvivenza, soprattutto riguardo le imprese straniere e artigiane, mentre risultano in calo quelle femminili e giovanili.

A Torino è riconosciuta una forte propensione all‘innovazione e alla proiezione internazionale, che la rende un centro importante nel progetto di globalizzazione. Grazie alla sua capacità di unire passato e futuro, si attesta tra le città più adatte in cui avviare un’attività in Italia.

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4. Padova: cresce l’imprenditoria giovanile

Al quarto posto si trova Padova, con un punteggio di 51,68.

Tra gli incrementi rilevanti ci sono quelli riportati dai servizi finanziari e assicurativi, dai servizi alle imprese e dalle attività immobiliari. Cala, tuttavia, il numero delle imprese a conduzione femminile.

Si mantiene invece constante la dinamica imprenditoriale delle imprese giovanili, soprattutto a seguito delle misure messe in atto per contrastare il calo produttivo dovuto alla Pandemia da Covid-19. Le imprese giovanili presenti sul territorio veneto sfiorano le 32 mila unità, circa il 7,5% delle imprese attive nel territorio, un dato solo leggermente inferiore alla media nazionale.

Padova si conferma oggi una delle città più adatte per l’imprenditoria, nonostante un leggero calo dei tassi di crescita registrato nell’ultimo periodo.

3. Bologna: sempre più imprese

Bologna, con i suoi 52,22 punti, si colloca al terzo posto delle città più adatte agli imprenditori in Italia.

Il numero di imprese iscritte è aumentato notevolmente negli ultimi anni, e il tasso di crescita risulta superiore sia al tasso regionale sia, per la prima volta dal 2000, a quello nazionale. Nel periodo 2008-2023, le imprese sono aumentate nel settore dei servizi e sono diminuite in quello agricolo e industriale.

Nella provincia di Bologna si registra un aumento dell’imprenditorialità giovanile e un lieve calo di quella femminile.

2. Milano: crescono soprattutto le imprese straniere

Diversamente da quello che si potrebbe pensare, il capoluogo lombardo non è la migliore città italiana per il business, ma raggiunge comunque la seconda posizione in classifica con un punteggio di 52,44.

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Milano è, infatti, una delle città più attive e innovative del nostro Paese, adatta sia alle piccole e medie imprese che ai grandi imprenditori. Le sue attività economiche sono numericamente elevate, tuttavia, i prezzi degli affitti e le compravendite di locali commerciali ne abbassano il punteggio a livello mondiale, rendendo Milano una meta meno adatta rispetto ad altre per il lavoro degli imprenditori.

Il capoluogo lombardo registra un gran numero di imprese attive e un tasso di crescita costantemente positivo. Crescono a ritmi superiori alla media le imprese straniere. La provincia di Milano si conferma, inoltre, capitale italiana delle start up innovative con più di 2400 imprese.

1. Roma: ecco la città italiana più adatta per gli imprenditori

La città più adatta per gli imprenditori nel nostro Paese è proprio la capitale, Roma, che ottiene un punteggio pari a 53,50.

Roma ha, infatti, registrato il miglior saldo imprenditoriale d’Italia, con più di 1000 nuove imprese attive e un tasso di crescita ampiamente positivo. Al primo posto ci sono le società di capitale con più di 237mila unità, seguite da ditte individuali e società di persone. La città eterna, quindi, si rivela un luogo fondamentale per la crescita delle imprese, anche grazie alla sua posizione centrale e all’elevato numero di abitanti.

La crescita della provincia offre un contributo importante per l‘intera regione, che registra a sua volta alti tassi di crescita imprenditoriale. Il Lazio risulta infatti la prima regione italiana per tasso di crescita delle imprese e per saldo attivo.

La classifica mondiale delle città più adatte per gli imprenditori

A livello mondiale, la classifica delle città più adatte per il business vede in testa San Francisco con un punteggio di 100,00, seguita da Pechino (91,16) e New York (90,70). San Francisco, in particolare, registra un punteggio alto sulla spesa in ricerca e sviluppo aziendale e il miglior punteggio nell’innovazione nell’ambito delle tecnologie green. L’unica città europea che riesce a conquistarsi un posto tra i primi 10 è Parigi.

Ecco quali sono le prime 10 posizioni:

  1. San Francisco
  2. Pechino
  3. New York
  4. Londra
  5. Boston
  6. Shanghai
  7. Tokyo
  8. Parigi
  9. Washington D.C.
  10. Los Angeles

Per la spesa in ricerca e sviluppo nelle università Boston ottiene il 1° posto, seguita da Londra e Pechino. La capitale cinese è invece al primo posto per i finanziamenti con Venture Capital e per l’innovazione in IA e Machine Learning. Per i servizi bancari e finanziari, Fintech, IT e sviluppo software Londra ottiene il punteggio più alto. Tra le prime 200 posizioni anche Roma (68°), Milano (79°) e Bologna (85°).

Queste classifiche sono state realizzate nel 2021, ma possono ugualmente fornire delle indicazioni utili sui migliori centri imprenditoriali che, ad oggi, non hanno subito cambiamenti così rilevanti da portare a ribaltamenti di classifica.



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