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Ravvedimento speciale, nuova scadenza il 30 settembre per i versamenti. Perché è importante #adessonews

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Nuova deadline da tenere a mente per i contribuenti alle prese con il ravvedimento speciale: il 30 settembre 2024. Entro questa data i diretti interessati devono effettuare il pagamento delle rate. L’adempimento riguarda trasversalmente tutti i soggetti che vi hanno aderito, indipendentemente dal momento in cui lo abbiano fatto.

I contribuenti che rispettano con precisione e puntualità gli appuntamenti del ravvedimento speciale riescono a completare senza problemi le procedure per la regolarizzazione delle dichiarazioni relative al 2022 e agli anni precedenti. Riuscendo, inoltre, a beneficiare di una riduzione delle sanzioni fino ad un diciottesimo del minimo. Una formula senza dubbio vantaggiosa per molti contribuenti, che in questo modo possono accedere a delle agevolazioni sicuramente più favorevoli rispetto a quelle del ravvedimento operoso.

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Ad ogni modo è necessario rammentare che il periodo d’imposta oggetto della regolarizzazione incide direttamente sul calcolo delle rate che devono essere pagate: ma cerchiamo di capire a cosa debbano stare attenti i contribuenti alle prese con il ravvedimento speciale e quali istruzioni devono seguire per effettuare i pagamenti con il Modello F24.

Ravvedimento speciale, la scadenza del 30 settembre 2024

I contribuenti alle prese con il cosiddetto ravvedimento speciale devono tenere conto dei tre canali grazie ai quali è stato possibile accedere allo strumento, che è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 e successivamente rimesso in campo da una serie di interventi.

Indipendentemente dalla strada che è stata percorsa per aderire a questo strumento, entro il 30 settembre 2024, tutti i contribuenti che hanno aderito al ravvedimento speciale – previsto dalla tregua fiscale – devono passare alla cassa per effettuare i versamenti del caso. Gli importi da versare sono condizionati dal calcolo delle rate previsto direttamente dalla normativa di riferimento.

Nello specifico i versamenti devono essere effettuati rispettando le seguenti scadenze:

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  • violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022. Il versamento in un’unica soluzione doveva essere fatto entro lo scorso 31 maggio 2024. Nel caso si sia optato per fare il versamento in quattro rate, devono essere rispettate le seguenti scadenze: prima rata entro il 31 maggio 2024; seconda rata entro il 30 giugno 2024; terza rata entro il 30 settembre 2024; quarta rata entro il 20 dicembre 2024;
  • violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi d’imposta precedenti. Le scadenze sono le stesse che abbiamo visto al punto precedente;
  • violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi d’imposta precedenti. Le prossime scadenze sono le seguenti: 30 settembre 2024 e 20 dicembre 2024.

Ravvedimento speciale, il calcolo degli importi da versare

Particolare attenzione deve essere posta al calcolo degli importi che devono essere versati. Per quanto riguarda le dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti, i diretti interessati sono tenuti a versare la settima rata entro il 30 settembre 2024. In altre parole si tratta del penultimo appuntamento con i versamenti per quanti hanno deciso di seguire la strada della regolarizzazione delle proprie pendenze già dallo scorso anno. Nella stessa situazione si trovano anche quanti sono entrati a gamba tesa nel ravvedimento speciale a fine maggio 2024, beneficiando delle novità che sono state introdotte attraverso il Decreto Legge n. 39/2024 e hanno provveduto a pagare anche gli arretrati.

Deadline fissata sempre per la fine del mese per i contribuenti che hanno deciso di aderire al ravvedimento speciale per regolarizzare eventuali violazioni relative al periodo d’imposta che si è concluso il 31 dicembre 2o21. E che abbiano optato per un piano di rateazione suddiviso in quattro versamenti.

Il fatto che si sia venuto a creare un diverso piano rateale ha fatto sì che il calcolo rendesse diversa ogni rata, la quale, nel caso delle violazioni relative al 2021 e per gli anni precedenti, corrisponde ad un ottavo delle voci che elenchiamo di seguito a cui devono essere aggiunti gli interessi di rateazione:

  • il valore del tributo da versare;
  • gli interessi complessivi, così come derivano dal ravvedimento speciale, che devono essere calcolati a partire dalla data della violazione a quella del primo versamento;
  • la sanzione strettamente connessa con il ravvedimento speciale.

Volendosi soffermare, infine, sul ravvedimento speciale relativo al 2022, l’importo deve essere semplicemente suddiviso in quattro diverse tranche.

Le scadenze e le novità a cui stare attenti

Il versamento delle rate, da un punto di vista strettamente operativo, deve essere effettuato entro la scadenza del 30 settembre 2024. L’operazione deve essere effettuata utilizzando un Modello F24, nel quale devono essere utilizzati i codici tributo indicati all’interno della risoluzione n. 6/2023 dell’Agenzia delle Entrate.

In base alle violazioni commesse dai contribuenti, è necessario fare riferimento a delle specifiche sequenze alfanumeriche, che devono essere indicate per sanare le violazioni attraverso il ravvedimento speciale. I dati devono essere inseriti all’interno delle varie sezioni, che si riferiscono al tipo di versamento che si ha intenzione di effettuare. Ed è sempre necessario fare riferimento alle somme riportate all’interno della colonna importi a debito versati.

Nel campo “anno di riferimento” deve essere specificato invece, il periodo d’imposta a cui si riferisce la violazione.

In sintesi

Entro e non oltre il 30 settembre 2024 è necessario effettuare i versamenti relativi al ravvedimento speciale. I contribuenti sono tenuti a passare alla cassa per sanare la propria posizione.

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Non tutti i versamenti sono uguali, perché il calcolo degli importi è stato fatto tenendo in considerazione una serie di fattori, tra i quali ci sono il periodo nel quale è stata commessa l’infrazione, il numero di rate scelto e il tipo di violazione che è stata registrata. L’appuntamento è importante, perché permette ai diretti interessati di regolarizzare la propria posizione.





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