Quanti anni si devono compiere per poter andare in pensione nel 2025? Poco cambia rispetto al 2024, le misure resteranno pressochè invariate, visto che la Legge di Bilancio, molto probabilmente, porta solo riconferme rispetto a quest’anno.
Sicuri di andare in pensione l’anno prossimo sono i nati nel 1958 che compiranno i 67 anni nel corso del 2025. Per questi lavoratori la pensione di vecchiaia è assicurata nel corso del prossimo anno, a patto di aver versato almeno 20 anni di contributi. Per tutti gli altri quali sono le possibilità di andare in pensione? Scopriamolo.
Pensioni anticipate strutturali
Esistono delle misure previdenziali che non cambiano anno dopo anno perché sono strutturali.
Un caso è rappresentato dalla pensione anticipata ordinaria che, anche nel 2025, consentirà ai lavoratori di andare in pensione alla maturazione dei 42 anni e 10 mesi di contributi se uomini, mentre per le donne basteranno 41 anni e 10 mesi di contributi. Per la decorrenza della pensione è necessario attendere una finestra di 3 mesi.
Un’altra misura strutturale è la quota 41 precoci che anche il prossimo anno consentirà di andare in pensione a chi ha maturato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età, ha versato almeno 41 anni di contributi totali e si trova in una delle seguenti condizioni:
- disoccupato a seguito di licenziamento;
- invalido almeno al 74%;
- caregiver di un familiare convivente con legge 104;
- lavoratore usurante o gravoso.
Le misure confermate
La Legge di Bilancio 2025 porta alla conferma di 3 misure temporanee:
- la quota 103 che consentirà anche il prossimo anno il pensionamento al compimento dei 62 a chi ha versato almeno 41 anni di contributi;
- l’Ape sociale che permetterà l’uscita al compimento dei 63 anni e 5 mesi con almeno 30 anni di contributi versati per invalidi, caregiver e disoccupati e con 36 anni di contributi per usuranti e gravosi;
- l’Opzione donna che anche il prossimo anno dovrebbe richiede 35 anni di contributi versati e un’età di 61 anni per le lavoratrici senza figli, 60 anni per quelle con almeno un figlio e 59 anni per le lavoratrici con almeno due figli e per quelle disoccupate. Alla misure, dal 2024, è possibile accedere solo se si è disoccupate, invalide o caregiver.
Gli altri pensionamenti nel 2025
Restano in vigore anche nel 2025 altre misure di cui non sempre si tiene conto. Un esempio è la pensione contributiva a 64 anni che richiede 20 anni di contributi e un assegno che sia pari almeno a 3 volte l’assegno sociale Inps (requisito che si riduce a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per le donne con almeno 2 figli). Si tratta di una misura indirizzata soprattutto a chi ha avuto una carriera molto ben remunerata, visto l’importo richiesto che non è bassissimo.
Un’altra misura su cui si può contare anche nel 2025 è la RITA che consente l’uscita con almeno 20 anni di contributi a 62 per la generalità dei lavoratori e a 57 per chi è senza occupazione da almeno 24 mesi. Essendo una pensione basata sulla rendita è necessario, per averne diritto, aver versato almeno 5 anni di contributi presso un fondo integrativo.
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