Wloclawek (POL), 06 novembre 2024 – Colpo partita messo a segno dalla Dinamo Sassari, che esattamente come fa Fantozzi nell’omonimo film cult del 1975 nella storica partita a biliardo contro il Direttore Conte Cattellami, rimonta e si sbarazza per 83-86 dell’Anwil Wloclawek, chiudendo il Gruppo D da imbattuta.
Una gara in cui i sardi non hanno fatto calcoli, visto che una sconfitta con almeno 3 punti di scarto avrebbe costretto gli uomini di coach Nenad Markovic a chiudere il girone, quasi certamente, come seconda forza e trovare così un sorteggio più agevole, con una sola testa serie e due tra le migliori seconde.
Invece al Banco è riuscito di bissare il successo nei minuti finali, esattamente come all’andata del PalaSerradimigni, guadagnandosi la prima piazza e staccando il biglietto per la seconda fase, approdando così nel Gruppo L, dove ritroverà i francesi di Cholet, artefici dell’uscita dei sassaresi dalla BCL scorsa, i temibili spagnoli del Bilbao e la quinta classificata tra le migliori seconde, ancora da decidere.
Certamente un gruppo tutt’altro che agevole.
Un successo arrivato in rimonta e fortemente voluto da una Dinamo alla disperata ricerca di conferme, dopo le tante sconfitte in LBA, ultima quella nella trasferta di Tortona, risollevando il morale ad un gruppo che proprio nelle partite punto a punto di quest’anno ha praticamente sempre perso.
Approccio così così per i biancoverdi, costretti ad inseguire fin dai primi minuti, salvo risollevarsi in un ottimo secondo periodo firmato, a sorpresa, dalla coppia Matteo Tambone e Giovanni Veronesi, rispettivamente 15 e 16 punti, e con la difesa sarda tornata a mordere.
La ripresa è stata la fotocopia della stagione dei sardi: capaci di spegnere la luce inspiegabilmente nei due lati del campo, subendo dei parziali pesantissimi, cercando poi la disperata rimonta nei minuti finali che troppo spesso li ha visti soccombere.
Un déjà vu diventato ormai un classico nell’ultimo mese, questa volta però la storia è andata in maniera diversa, proprio grazie all’MVP di serata Tambone, insieme al solito Veronesi e capitan Eimantas Bendzius, 15 punti, Sassari è riuscita a ribaltare le sorti di una gara che sembrava già inesorabilmente segnata.
Merito anche di coach Markovic, capace di svoltare nell’ultimo quarto con un quintetto piccolo, proprio con il lituano da centro tattico, che ha tolto qualsiasi certezza ad un Anwil andato in totale confusione nei minuti conclusivi.
Dinamo che ha dovuto fare a meno di Mattia Udom, già operato in settimana per la frattura del quinto metatarso del piede destro, e del centro Renfro, presente in Polonia solo per onor di firma, ma non ancora recuperato a pieno.
Una gara iniziata storta per i biancoverdi, costretti a subire la fisicità dei lunghi polacchi come il devastante Ogenda, autore subito di un break di 7-0 in favore dei padroni di casa. Markovic prova da subito a mischiare le carte, trovando le prime risposte positive da Veronesi, ma l’Anwil resiste e chiude avanti la prima frazione sul 19-15.
Nel secondo periodo Sassari ha un’altra energia, Tambone inizia ad illuminare il gioco e Sokolowksi stampa la tripla del -1 sul 25-24. Il lungo Ogenda è costretto ad uscire per infortunio, per l’Anwil è una mazzata e Tambone ne approfitta con un gioco da tre punti che significa sorpasso sul 25-27.
La Dinamo allunga sul +8, ma i padroni di casa hanno il merito di non mollare e il primo tempo si chiude sul 34-38.
Nella ripresa l’Anwil prova a rientrare, solamente una tripla dell’infallibile Tambone tiene ancora in piedi il fragile vantaggio dei sardi. Ma è questione di tempo, perché i padroni di casa spezzano l’impasse con Laczynski che piazza da solo un break di 7-0, toccando il massimo vantaggio sul 58-50.
La Dinamo risponde con la stessa moneta, con due altre due triple consecutive di Veronesi che suonano la carica e il contropiede di un ondivago Cappelletti sigillano un complicato terzo periodo sul 60-58.
Sassari entra troppo aggressiva nell’ultima frazione e dopo poco secondi ha già commesso tre falli. Markovic prova a mischiare le carte togliendo Halilovic e usando Bendzius come cinque, è la mossa vincente.
Dopo i tre liberi del capitano è Fobbs a consolidare il vantaggio, +3. L’Anwil impatta, ma è sempre il capitano a tenere su la baracca con il fade away del +5.
I polacchi però sono duri a morire e tengono il punteggio in equilibrio grazie a Funderburk e al folletto Turner. La Dinamo riscopre un Halilovic sornione fino a quel momento che piazza l’unica rollata del suo match, nuovo sorpasso sul 72-73 a 180 secondi dalla sirena finale.
Ma è questo il momento giusto per far uscire gli assi dal mazzo e le triple di Bendzius e del cecchino Tambone riportano i biancoverdi a distanza di sicurezza. I padroni di casa provano a rientrare, tornando ad un solo possesso pieno di distanza, ma ormai è troppo tardi.
Sokolowksi e il capitano lituano non tremano a gioco fermo e la gara termina sull’83-86.
Con il passaggio del turno già in tasca Sassari ora avrà un mese di pausa dalla coppa minore della FIBA, in attesa di iniziare la seconda fase nei primi di dicembre, e tutte le energie, soprattutto quelle mentali, andranno messe giocoforza sul campionato.
Già domenica, infatti, il PalaSerradimigni sarà teatro della delicatissima sfida contro la Pistoia del neo coach Zare Markovski, ex dell’incontro. Una partita da non sbagliare per scacciare via i dubbi e risollevare una posizione in classifica, penultimi con una sola vittoria in sei gare, che inizia ad essere veramente scomoda e preoccupante per sassaresi.
Anwil Wloclawek – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 83-86
Parziali: 19-15; 15-23; 26-20; 23-28.
Progressione: 19-15; 34-38; 60-58; 83-86.
Sala Stampa
Le parole di coach Nenad Markovic al termine della gara:
È stata una partita molto importante per trovare fiducia e delle certezze, per crescere anche in campionato dove abbiamo iniziato con fatica e il livello è molto alto. È stata una buona partita, siamo rimasti concentrati, abbiamo combattuto e penso che abbiamo meritato la vittoria. È una vittoria che vale, perché l’Anwil è una buonissima squadra, allenata molto bene, che ha lottato fino alla fine. Questa è la cosa più importante.
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Alessandro Cappelletti 5.5: parte bene, trovando subito il canestro e mettendo bene in ritmo i compagni, 5 assist. Persino in difesa torna ad essere bello aggressivo con tre rubate che fruttano altrettanti contropiedi. Rischia di rovinare tutto nell’ultimo periodo, con una serie di palle perse da mani nei capelli che costringono Markovic a chiudere senza di lui in campo.
Justin Bibbins 6: ha il grosso merito di essere uno dei pochi a smuovere il tabellino in un primo quarto complicato per la Dinamo. Poi cala alla distanza, soprattutto al tiro, ma resta sempre con la testa dentro il match, perdendo un solo pallone e gestendo i palloni caldi del finale.
Miralem Halilovic 6: il calo fisico avuto nelle ultime uscite è evidente e soprattutto preoccupante, considerando che siamo solo ad inizio novembre. Prova a fare a sportellate, ma stasera le energie sono veramente troppo poche. Riesce a dare lo stesso il suo contributo nell’ultimo e decisivo periodo, con alcuni punti vitali.
Brian Fobbs 6: gioca una gara solida, in cui certamente non ruba l’occhio, specialmente offensivamente. In difesa è il solito muretto a secco su cui l’Anwil si schianta spesso e volentieri.
Matteo Tambone 7.5: una gara da incorniciare e non è la prima da quando è sbarcato sull’isola. Perfetto al tiro, con 13 punti realizzati ed un immacolato 100% al tiro. Rasenta la perfezione per tutto il match e quando palla scotta tutti si affidano a lui: palla in banca. MVP indiscusso.
Giovanni Veronesi 7.5: ormai è diventato il braccio armato della Dinamo formato Europa. Fondamentale nel terzo periodo con due triple consecutive che annullano un pericoloso break dei polacchi, la mano gli trema poco o nulla e Markovic lo premia tenendolo in campo anche nei minuti finali, quando c’è da portare a casa la vittoria. Top scorer di Sassari con 16 punti.
Eimantas Bendzius 7: doppia doppia da 15 punti e 10 rimbalzi. Si sacrifica da vero capitano, anche quando Markovic lo schiera da cinque tattico nel quintetto piccolo che deciderà la sfida nell’ultimo periodo. Il lituano gioca un’ottima gara, specialmente in difesa e da bravo killer stampa la sua unica tripla della gara a 120 secondi dalla sirena conclusiva.
Luca Vincini 6: l’assenza di Renfro gli spalanca le porte di una gara in cui è chiamato a giocare per molti minuti, è bravo ad aggredire i lunghi polacchi fin da subito, nonostante vada sotto nel tonnellaggio. Ogni tanto va fuori giri, ma a rimbalzo è un fattore che alla lunga sposta.
Michal Sokolowski 6: ormai le sue gare sembrano fatte con lo stampino. Gioca per 30′ una gara praticamente anonima, svegliandosi poi nei minuti finali e stasera non fa eccezione. Confusionario e svagato per gran parte del match, con palle perse banali e un atteggiamento fin troppo timido in attacco. Nel finale risolve problemi e come Mister Wolf in Pulp Fiction piazza un canestro che gira definitivamente l’inerzia verso Sassari.
Giovanni Olmeo
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