Nel mese di novembre questa fetta di cittadini non riceverà l’assegno di inclusione da parte dell’Inps. La motivazione è questa e molti quindi dovranno attingere dalla tredicesima.
Una volta presentato l’ISEE aggiornato all’Inps, ogni cittadino potrà scoprire a quali bonus e agevolazioni potrà avere diritto, in base alla propria situazione e alla vigente Legge di Bilancio. Come saprete ormai bene, ogni anno la situazione può sempre cambiare.
L’abbiamo visto con il vecchio reddito di cittadinanza, motivo per cui ogni anno il contribuente è tenuto a verificare la legge in vigore. In merito a questo, sono molti colori che hanno diritto all’Assegno d’Inclusione, il sostegno economico adibito ad alcuni nuclei familiari.
Possiamo definirlo tranquillamente come una boccata d’aria fresca per molti, eppure questo mese non tutti potranno riceverlo, se rientrano in questo scenario, dovendo così attingere dalla prossima tredicesima.
Quando viene pagato l’Assegno d’Inclusione
Dalle stime riportate sul sito money.it, le famiglie che beneficiano ogni mese dell’Assegno d’Inclusione sono poco più di 700mila, questo perché ci sono dei requisiti specifici per poterne usufruire, primo fra tutti è l’importo dell’ISEE, in merito al proprio reddito annuale. Per tutti coloro che ne possono usufruire, l’Inps ha diviso l’erogazione della suddetta cifra in due tranche.
La prima, generalmente spedita al 15 del mese successivo di quando è stata redatta la domanda e arriva a tutti coloro che appunto ne hanno fatto richiesta per la prima volta, il mese precedente. La seconda, per tutti coloro che si apprestano a riceverle l’Assegno d’Inclusione dal secondo mese in poi, i quali lo percepiscono generalmente il 27 del mese. C’è da tenere poi in conto gli eventuali arretrati, in quel caso sarà a discrezione dell’Inps in base agli importi emettere il rimborso in uno o due pagamenti.
Questi cittadini sono esclusi dalla mensilità
L’Assegno d’Inclusione come sapranno tutti i cittadini che l’hanno potuto richiedere, per poter essere emesso, necessita di tutta una serie di passaggi burocratici da svolgere da parte del contribuente. Qualora la procedura non venisse fatta correttamente, il cittadino rischia di non ricevere la somma di denaro pattuita, per questo motivo, sono diversi coloro che potrebbero trovarsi il conto in rosso questo mese.
Tutti coloro che entro i 180 giorni dalla firma del Patto di attivazione digitale non si sono presentati dai servizi sociali, per la presa in carico e la firma del Patto di Inclusione, dovranno dire addio all’assegno del mese in corso. Inoltre, per chi non dovesse concludere la procedura entro il 20 novembre, potrebbe dover dire addio anche alla mensilità del mese successivo.
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