Oristano Il parcheggio fantasma di via Manzoni va completato e aperto: è l’obiettivo del Comune di Oristano che chiederà alla Regione un finanziamento di 2 milioni di euro. I fondi potrebbero arrivare attraverso il bando per la concessione di contributi a fondo perduto per la riqualificazione e il riordino degli ambiti urbani al quale la giunta comunale ha deciso di partecipare. C’è già un documento di fattibilità, redatto dall’architetto del Comune Luca Ruiu che, oltre al completamento del parcheggio multipiano mai entrato in funzione e che da un trentennio rappresenta una delle grandi incompiute della città, prevede anche la riqualificazione di un’altra area comunale, sempre in via Manzoni. Come chiarisce la delibera approvata martedì all’unanimità, il progetto è finalizzato alla riqualificazione di circa 2.500 metri quadri di spazi pubblici «che allo stato attuale versano in stato di abbandono e degrado per il quartiere». Se il contributo verrà concesso, l’amministrazione comunale ci metterà del suo, impegnandosi a finanziare la quota della spesa pari al 10,1 per cento del totale del quadro economico. Sono quasi vent’anni che le amministrazioni che si sono succedute a palazzo Campus Colonna inseriscono nei loro programmi il completamento del parcheggio che, in stato di completo abbandono, è considerata una delle vergogne della città.
Quattro anni fa i consiglieri dell’opposizione di centro sinistra Efisio Sanna, Maria Obinu e Francesco Federico presentarono addirittura una mozione, proponendo di mettere all’asta il parcheggio fantasma. Oristano del resto, dispone di una rete di aree di sosta molto sottodimensionata rispetto alle effettive esigenze dei cittadini, soprattutto nel centro storico e nelle zone più centrali, adiacenti a scuole e uffici pubblici. Il parcheggio di via Manzoni, se entrasse in funzione, potrebbe dunque rappresentare una valvola di sfogo per i tanti automobilisti costretti a girare per molti minuti alla ricerca di un parcheggio, magari non a pagamento. Ecco perché le amministrazioni comunali in questi anni ne inserirono il completamento, indicandolo come una delle priorità. La struttura che ora si vuol recuperare è sorta nei primi anni Novanta, quando fu rilasciata una concessione per la costruzione di un palazzo, a patto che l’impresa si facesse carico di affiancarlo a un parcheggio che sarebbe poi dovuto diventare di uso pubblico. È da allora che l’area è chiusa, perché mancano alcuni requisiti che ne consentano l’utilizzo. Ieri, l’amministrazione guidata dal sindaco Massimiliano Sanna, ha quindi fatto un primo passo per cercare di mettere la parola fine a questa situazione e ha inviato proprio nell’ultimo giorno utile per la partecipazione al bando regionale, la candidatura per poter accedere al contributo.
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