La proroga concessa alla Rottamazione Quater per gli alluvionati rappresenta un’opportunità di respiro per chi risiede nelle zone colpite dalle recenti alluvioni.
Per chi ancora non è decaduto, infatti, il pagamento dovrà essere effettuato entro il 30 novembre (9 dicembre tenuto conto dei famosi 5 giorni di tolleranza!).
Un altro colpo ben assestato alle tasche dei contribuenti, che per mantenere in essere i benefici della definizione agevolata, dovranno stringere la cinghia e provvedere al pagamento, pena la decadenza dalla rottamazione con tutte le conseguenze che comporta.
Rottamazione quater per gli alluvionati: proroga dei termini
Un po’ di tregua verrà concessa invece ai territori indicati dall’allegato n. 1 del Decreto Alluvione, convertito con modificazioni nella Legge n. 100/2023. I soggetti che abbiano residenza, la sede legale o la sede operativa nelle zone colpite dai disastrosi eventi climatici, possono usufruire di una proroga di 3 mesi. Per i territori alluvionati infatti il 31 ottobre (5 novembre coi 5 giorni di tolleranza) coincide con il versamento della 5’ rata.
La misura punta a offrire una soluzione sostenibile a chi ha subito danni diretti dalle alluvioni, mantenendo così attivi i benefici della definizione agevolata anche in situazioni di emergenza.
Rottamazione quater per gli alluvionati: come verificare i pagamenti in corso
Puoi sempre verificare lo stato dei pagamenti e le rate ancora dovute accedendo alla tua area riservata dove potrai trovare una copia della Comunicazione delle somme dovute, con il riepilogo del tuo piano e i moduli per il pagamento.
Inoltre è possibile richiederla compilando il form dedicato in area pubblica e allegando la documentazione di riconoscimento.
E’ possibile anche pagare in forma agevolata soltanto alcune delle cartelle/avvisi contenuti nella Comunicazione delle somme dovute, utilizzando il servizio “ContiTu”, che permette di selezionare singole cartelle tra quelle inserite nel piano di rottamazione.
Rottamazione quater per gli alluvionati: cosa fare se non riesci a pagare?
Anche con le proroghe concesse agli alluvionati, chi non riuscirà a pagare la Rottamazione quater entro le scadenze, perderà i benefici della definizione agevolata. Questo comporterà la ripresa delle azioni esecutive da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, come fermi amministrativi, pignoramenti di beni o conti correnti. Se ti trovi in difficoltà, non puoi permetterti di aspettare ancora: soluzioni come quelle offerte da CFI – Crisi Fiscale d’Impresa possono aiutarti a evitare la decadenza e trovare una via d’uscita dalle difficoltà finanziarie.
La Rottamazione quater per gli alluvionati rappresenta un’opportunità unica per chi vive nei territori colpiti dagli eventi climatici. Approfittare delle proroghe e rispettare le scadenze è fondamentale per evitare il ripristino di sanzioni e interessi. Se hai difficoltà a saldare le rate o sei decaduto dal piano di rottamazione, rivolgiti ai nostri esperti per trovare soluzioni concrete che ti permettano di risolvere i tuoi problemi fiscali.
CFI – Crisi Fiscale d’Impresa, con oltre 20 anni di esperienza e riconosciuta come Eccellenza del Legal, è il partner ideale per accompagnarti nella gestione della tua crisi fiscale. Abbiamo aiutato imprenditori con debiti da 100 mila a oltre 1 milione di euro, offrendo soluzioni concrete e personalizzate anche nei casi più complessi.
Grazie alla nostra competenza nel Nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza, aggiornato a luglio 2024, siamo in grado di proteggere la tua impresa da azioni esecutive come il pignoramento e garantire la continuità aziendale. Non lasciare che difficoltà fiscali ostacolino il tuo futuro: contattaci oggi stesso per una consulenza e scopri come possiamo aiutarti a risolvere definitivamente la tua crisi fiscale.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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