Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Il rilancio dell’economia Ue passa per la produttività e l’innovazione del terziario. L’analisi di Emilio Rossi #finsubito prestito immediato


L’obiettivo di ridurre il gap con gli Usa (e presto anche con la Cina che sta sfornando un numero di brevetti paragonabile agli Usa) richiede attenzione ai temi della formazione, dando priorità a un miglioramento significativo del legame tra imprese e sistema dell’istruzione. Il commento di Emilio Rossi, economista del Gruppo dei 20

01/11/2024

Nel contesto dell’attuale economia globale caratterizzato da elevata complessità, l’ammodernamento e lo sviluppo di alcuni comparti del terziario, la diffusione estesa dell’innovazione digitale e la crescente adozione dell’Intelligenza Artificiale si collocano tra le principali sfide per policy europee che puntino a un sostanziale aumento della produttività del sistema economico europeo. Nel quarto di secolo pre-pandemico, il tasso di crescita annuo della produttività oraria dei maggiori Paesi europei è stato tra appena un quinto e un terzo di quello Usa. Per ottenere un cambio di marcia della crescita della produttività oraria dell’economia Ue occorre quindi focalizzarsi sui comparti del terziario che ne mostrano il ritardo maggiore.

L’Ue risulta perdente nel confronto con la produttività oraria degli Usa dal 2000 in poi in tre comparti knowledge-intensive chiave per lo sviluppo economico:

a) finanza e assicurazioni (con una minor crescita rispetto agli Usa del 17,2%), ossia il settore chiave per la canalizzazione del risparmio verso gli investimenti;

b) Attività professionali, tecniche e scientifiche (Apts, minor crescita rispetto agli Usa del 44,5%), ossia le attività che rappresentano un input produttivo decisivo per l’efficienza delle imprese;

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

c) Qui il confronto diventa impietoso. Il comparto Ict, ossia il settore chiave per i processi produttivi e la digitalizzazione di tutte le imprese: dal 2000 la produttività oraria del settore Ict nell’Ue è aumentata del 65%, negli Usa del 240%, nel Regno Unito del 290%. È importante prendere coscienza del fatto che queste crescite di produttività così importanti negli Usa e nel Regno Unito sono state ottenute grazie alla crescita del valore aggiunto e non a scapito dell’occupazione nel settore.

Appare necessario, quindi, individuare policy atte a rilanciare questi comparti, accomunati dall’essere settori knowledge intensive. La spesa in Ricerca e Sviluppo (R&S) in percentuale del Pil nell’Ue si è stabilizzata al 2,27% nel 2021 (con focus su settori a media tecnologia), rimanendo ben al di sotto di quella degli Stati Uniti (3,46%) e anche del Giappone (3,34%), focalizzata invece su settori ad alta tecnologia. La riallocazione e l’incremento delle spese Ue in R&S (di cui si discute molto ma purtroppo con scarsi risultati pratici) dovrebbero essere indirizzati verso i tre settori indicati (con priorità ai progetti high-tech e con impatto più rilevante in campo ambientale).

Le misure adottate nell’Ngeu sono state indirizzate maggiormente ad aree come energia e infrastrutture, dei cui impatti indiretti beneficia, in primis, la manifattura e solo in misura riflessa e molto ridotta i comparti chiave del terziario di mercato. L’Rrf prevede che solo il 20% delle risorse vengano spese in digitalizzazione della Pubblica amministrazione e nel settore corporate. Dato il ritardo non solo in R&S ma anche nell’adozione di processi digitali dei principali comparti del terziario di mercato, risorse aggiuntive andrebbero individuate e/o dirottate da altri capitoli di spesa verso la digitalizzazione e l’Intelligenza artificiale, ossia la dimensione della digitalizzazione rivolta al futuro.

In particolare, sarebbe opportuno che gli investimenti in infrastrutture finanziate con Rrf siano indirizzati – in misura significativamente maggiore di quanto previsto allo stato attuale – verso infrastrutture come 5G e fibra, tecnologie satellitari, data centers, micro-chip, semiconduttori e verso il rapido sviluppo di competenze/managerialità che sono un pre-requisito per lo sviluppo di servizi e applicazioni digitali e di Ia, quest’ultima essendo il campo globale su cui si giocherà la competitività nei prossimi anni e decenni.

Per questo occorre una decisa svolta europea verso la riduzione del crescente gap con gli Usa relativo all’innovazione e all’adozione dell’Ia da parte delle imprese, adozione che peraltro comporta la revisione dei processi produttivi. La capacità di operare tale revisione richiede in tutta evidenza competenze tecnologiche profonde sia all’interno delle aziende che dei fornitori. Per avere una dimensione del ritardo Ue, sia nella comprensione della rilevanza del fenomeno che della grave sottostima dell’urgenza di intervenire, basti considerare che i soli investimenti privati in IA negli Usa nel 2023 sono stati circa 67 miliardi di dollari, mentre il recente pacchetto di misure relativo all’Ia approvato dalla Ce prevede un investimento di un miliardo di euro all’anno fino al 2027 per l’intera Ue.

Parallelamente, l’obiettivo di ridurre il gap con gli Usa (e presto anche con la Cina che sta sfornando un numero di brevetti paragonabile agli Usa) richiede attenzione ai temi della formazione, dando priorità a un miglioramento significativo del legame tra imprese e sistema dell’istruzione, dell’Università e dei centri di ricerca, al fine di favorire l’attrazione di talenti dall’estero e la ritenzione di quelli europei, basandosi sulle esperienze di modelli di altre aree/paesi e investendo anche in grandi Campus universitari.





Source link

Prestito personale

Delibera veloce

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui