La vicenda del signor G.S., residente a Caccuri e costretto su sedia a rotelle a causa di una grave disabilità motoria, ha sollevato una questione di grande rilevanza per i diritti delle persone con disabilità.
Nonostante una richiesta formale di annullamento in autotutela di uno dei due verbali relativi a una presunta violazione del Codice della Strada per aver circolato in Zona a Traffico Limitato (la Ztl), il Comune di Crotone ha deciso di non procedere con l’annullamento.
I fatti – come racconta il legale dell’uomo, l’avvocato Teodoro Mazzei – risalgono al 17 luglio scorso quando il disabile è stato multato due volte nel giro di un minuto per aver circolato in una Ztl senza autorizzazione.
Le due sanzioni, relative rispettivamente alle ore 21:08 e 21:09, sono state emesse per lo stesso motivo: “Appare, dunque, evidente come entrambe le multe derivino da un’unica azione e non da due violazioni distinte” sostiene il difensore.
Mazzei, come legale rappresentante dell’uomo, ha presentato un’istanza al Comando di Polizia Locale pitagorico, richiedendo l’annullamento di uno dei due verbali in base a due motivi.
Quanto alla doppia sanzione per la stessa infrazione, la Corte di Cassazione ha infatti stabilito, che quando una violazione avviene a breve distanza temporale e nello stesso contesto, deve essere considerata un’unica infrazione. Pertanto, questa doppia multa appare non giustificata.
Inoltre vi sarebbero le condizione di disabilità motoria certificata che dovrebbe garantire l’accesso alla Ztl in virtù del Contrassegno Unico Disabili Europeo (CUDE), un diritto che G.S. dovrebbe poter esercitare senza ostacoli.
“A seguito della conoscenza della nota esplicativa pubblicata dal Comune prima dell’emissione delle sanzioni, ho presentato una seconda richiesta di riesame in autotutela, richiamando i principi di uguaglianza e proporzionalità sanciti dalla Costituzione” aggiunge il legale, evidenziando di aver sottolineato, inoltre, “come la condizione di disabilità del mio assistito dovesse richiedere un trattamento diverso rispetto a un comune trasgressore. Ho altresì ribadito che la reiterazione della sanzione nello stesso contesto violava il principio di equità e giustizia, configurando un’applicazione sproporzionata delle norme”, ha chiosato.
Malgrado queste argomentazioni, l’Ente ha però rifiutato di annullare uno dei verbali, “creando una situazione di grande ingiustizia per S. G., il quale si vede penalizzato non solo dal suo stato di salute, anche e soprattutto da una burocrazia che sembra non tener conto delle esigenze di chi è più vulnerabile”, ha ribadito Mazzei.
“Questa vicenda – spiega ancora l’avvocato – solleva una questione importante sulla tutela dei diritti delle persone con disabilità e sulla necessità di un’applicazione equa e ragionevole delle norme. È fondamentale che le istituzioni locali mostrino maggiore sensibilità nei confronti di situazioni come questa, agendo nel rispetto non solo della legge, ma anche dei principi di equità e giustizia. Come legale di S. G., continuerò a difendere i suoi diritti in tutte le sedi opportune, auspicando che il Comune di Crotone riconsideri la sua posizione e decida di annullare almeno uno dei verbali contestati”, ha concluso Mazzei.
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