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Carcere. A Enna, Palermo e Catania i detenuti giocano a calcio coi figli #finsubito richiedi mutuo fino 100%


Partita con mamma e papà per i figli dei detenuti nei penitenziari siciliani grazie a Bambini senza sbarre

Anche nelle carceri di Enna, Palermo e Catania i bambini possono trascorrere qualche ora di divertimento e sport con i propri genitori detenuti. Torna infatti l’ottava edizione della “Partita con mamma e papà”, promossa da Bambinisenzasbarre e che anche quest’anno fa tappa in Sicilia. Martedì 29 ottobre al penitenziario di Enna, mercoledì 30 ottobre al Pagliarelli di Palermo e al piazza Lanza di Catania, nei campi di calcio delle strutture scenderanno in campo i genitori insieme ai loro figli. La “Partita con mamma e papà” è organizzata in collaborazione con il ministero della Giustizia-Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

Anche a Messina, con un progetto specifico, i detenuti hanno potuto più volte incontrare i loro bimbi per un momento di sport, condivisione e affetto.

Partita con mamma e papà

L’evento, come ogni anno, coincide con la Campagna europea di sensibilizzazione “Non un mio crimine, ma una mia condanna” attiva nel mese di giugno.

La “Partita con mamma e papà” offre la possibilità di condividere un momento ludico, normale per tutti gli altri bambini, che risulta eccezionale per questi bambini e le loro famiglie e permane a lungo nella loro memoria.

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La “Partita con mamma e papà”, ideata da Bambinisenzasbarre, è nata nel 2015. L’iniziativa è partita con l’adesione di 12 istituti e la partecipazione di 500 bambini e 250 papà detenuti, e si è tenuta tutti gli anni fino al 2019. Interrotta per due anni a causa della pandemia, ha avuto un forte impatto nell’edizione di ripresa del giugno 2022 (76 istituti, 82 partite, 4100 bambini, 1900 genitori) che ha sancito la riapertura degli Istituti penitenziari alle famiglie. La settima edizione, giocata nel 2023, ha visto l’adesione di 79 istituti italiani dove si sono disputate 83 partite, coinvolgendo gli agenti della Polizia Penitenziaria, gli educatori, 4250 bambini, 2050 genitori detenuti e le loro famiglie.

Quando papà o mamma sono in carcere

La Campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare sul tema dell’inclusione sociale e delle pari opportunità per tutti i bambini e ha lo scopo di portare in primo piano il tema dei pregiudizi e dell’emarginazione di cui spesso sono vittime i 100mila bambini in Italia (2,2 milioni in Europa) che hanno il papà o la mamma in carcere.

“Questi bambini – sottolinea Lia Sacerdote, presidente di Bambinisenzasbarre – vivono in silenzio il loro segreto del genitore recluso per non essere stigmatizzati ed esclusi.”

Associazione Bambini senza sbarre

L’Associazione difende i diritti dei bambini (“I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini“). È impegnata nella cura delle relazioni familiari durante la detenzione di uno o entrambi i genitori, nella tutela del diritto del bambino alla continuità del legame affettivo e nella sensibilizzazione della rete istituzionale e della società civile.

Bambinisenzasbarre è attiva in rete sul territorio nazionale con il Sistema Spazio Giallo. Opera direttamente in Lombardia (Milano, Voghera, Vigevano, Pavia e Bergamo), in Toscana, Campania e Calabria e supervisiona le attività dei partner in retea Brescia, Varese e Lodi e in Piemonte, Marche, Basilicata, Puglia e Sicilia.

Il Sistema Spazio Giallo comprende fra le diverse attività la creazione e la gestione, nelle carceri, dello Spazio Giallo, ideato da Bambinisenzasbarre. È uno spazio relazionale di ascolto e sostegno psicologico alle famiglie e in particolare ai bambini che entrano in carcere quotidianamente per incontrare il genitore, un’interfaccia con funzione di mediazione tra il mondo esterno e il carcere.



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