Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Firenze, indetto uno sciopero degli addetti ai servizi museali #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


‘Nel cambio appalto servono garanzie per la piena continuità lavorativa, retributiva e contrattuale’

Il 5 novembre sarà sciopero per i servizi museali, ovvero biglietterie, sorveglianza, accoglienza, di Uffizi, palazzo Pitti, polo museale Regione Toscana, Opificio Pietre Dure (circa 200 persone, attualmente in Opera Laboratori).

 

“Ci troviamo a indire un altro sciopero (il prossimo 5 novembre), dopo quello di luglio 2023, perché il Direttore della Galleria degli Uffizi Verde ci ha comunicato di aver sostanzialmente disconosciuto il documento siglato dall’ex direttore Eike Schmidt (nell’occasione anche Rup, cioè responsabile unico del procedimento) il 19 dicembre 2023, frutto di un accordo che mirava a tutelare tutti i lavoratori e le lavoratrici nei cambi di appalto per tutti i musei in questione”, fanno sapere i sindacati Filcams Cgil Firenze, Uiltucs Toscana, Rsu Opera.

Ribadiamo che ci venga garantito sin da subito dalla Galleria degli Uffizi e dal nuovo concessionario (in subentro, presumibilmente, da gennaio) la piena continuità lavorativa, retributiva e contrattuale per tutti i lavoratori e le lavoratrici impiegati/e nei servizi afferenti ai musei in gara. Riteniamo inaccettabile che un semplice avvicendamento nella Direzione museale permetta ad un ente pubblico di disconoscere documenti già sottoscritti in sede istituzionale, senza tener conto della continuità amministrativa. Ci appelliamo a tutti i firmatari dell’intesa del 19 dicembre 2023, in primis Regione Toscana e Comune di Firenze. Chiediamo a tutte le forze politiche e alle istituzioni locali, che fin dal primo momento hanno seguito la nostra vicenda esprimendo pubblicamente la loro solidarietà, di dare ora concretezza alle parole spese”, conclude la nota dei sindacati.

 

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Sulla vicenda interviene l’assessore al lavoro Dario Danti. “Sto seguendo con molta preoccupazione questa vicenda e chiedo un  tavolo unico in prefettura sia per la vicenda Uffizi/Bargello che per Accademia. Inoltre, è inaccettabile che un accordo siglato in Regione venga disconosciuto, arrecando, in questo modo, anche un grave danno alla cultura della città”. 

“I lavoratori sanno di avere il mio massimo supporto – ha aggiunto – lo sciopero arriva dopo mesi nei quali il ministero si è fatto notare solo per aver mortificato una unicità culturale. Gli addetti di Opera svolgono una funzione essenziale e troveranno sempre sostegno da parte delle istituzioni. Non possiamo lasciare all’improvvisazione del ministero della cultura, e ai tribunali, la soluzione di un problema così complesso”.

 

Al comunicato dei sindacati hanno risposto Galleria degli Uffizi, Opificio delle Pietre Dure e Direzione Regionale dei Musei Nazionali della Toscana con un comunicato congiunto: “A seguito della continua campagna di disinformazione in atto, le istituzioni coinvolte si trovano costrette a procedere con una duplice smentita”.

 

“Punto primo: i veri soggetti della vertenza non sono i musei ma le parti sociali e i concessionari passati e futuri. I dipendenti in sciopero per le loro legittime rivendicazioni non hanno come controparte i musei, oggi irresponsabilmente strumentalizzati, ma i loro datori di lavoro attuali e futuri. Le controparti, cioè, sono innanzitutto l’Ati Opera Laboratori Fiorentini/Giunti, il quale non fornisce i dati per garantire pienamente l’attivazione delle clausole sociali una volta subentrato il nuovo concessionario, e il futuro concessionario stesso, individuato dalla commissione di gara nell’Ati Coopculture/Electa. Ciò stabilito, non si capisce perché, piuttosto che intavolare una discussione con concessionario uscente ed entrante per garantire sia il riassorbimento dei dipendenti che i vantaggi derivanti da una seria contrattazione integrativa, si continui a evitare il confronto sindacale con gli effettivi datori di lavoro e a strumentalizzare i musei coinvolti, allontanando la prospettiva di garanzie sociali e creando confusione e incertezza ai danni dei lavoratori dei quali si pretenderebbe di rappresentare in questo modo i diritti”.

 

“Punto secondo: l’amministrazione non può andare contro la legge. Le direzioni dei musei coinvolti nella gara – e non solo Gli Uffizi – non hanno disconosciuto nessun documento ma rigettato doverosamente delle interpretazioni dello stesso che vorrebbero l’amministrazione agire al di fuori della legge, stabilendo a posteriori criteri di selezione dei vincitori della gara al posto di quelli già inclusi nel bando e previsti dal codice degli Appalti. I musei stanno facendo di tutto per garantire che il passaggio di concessionario sia indolore per i lavoratori, ma il concessionario uscente persiste nel non voler fornire i dati per il corretto funzionamento della clausola sociale mentre la disinformazione messa in atto porta a spostare l’attenzione dell’opinione pubblica dai veri soggetti di questo passaggio critico – sindacati e concessionari come previsto dalla legge – su istituzioni pubbliche impegnate in ogni modo – e nella più grande solitudine – a tentare di assicurare il miglior futuro possibile ai lavoratori”, concludono Galleria degli Uffizi, Opificio delle Pietre Dure e Direzione Regionale dei Musei Nazionali della Toscana”.

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

 

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Carta di credito con fido

Procedura celere

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui