Controlli a tappeto a chi ha ristrutturato casa che rischia un accertamento fiscale. Una norma in vigore da anni che quasi nessuno applica, ora diventata obbligatoria perché “ricordata” dalla Legge di Bilancio 2024 che autorizza l’Agenzia delle Entrate a inviare lettere di compliance a chi non ha provveduto a fare quel che doveva.
Da sempre al termine di una ristrutturazione è dovere del cittadino aggiornare i dati catastali dell’immobile e si tratta di un obbligo. Fino ad ora si è lasciato correre perché quasi mai una ristrutturazione porta a un nuovo classamento dell’immobile, ma con il superbonus le cose cambiano.
Quando si devono aggiornare le rendite catastali?
Quando si fa una ristrutturazione è obbligatorio aggiornare i dati catastali se si verifica una delle seguenti ipotesi:
- all’immobile sono stati aumentati i vani;
- è aumentata la volumetria dell’immobile;
- con la ristrutturazione il valore dell’immobile è salito di almeno il 15%.
Come abbiamo detto con le ristrutturazione quasi mai si verificano queste ipotesi e in questo caso basta una auto dichiarazione in cui si affermi che la ristrutturazione non ha portato a una variazione della classe dell’immobile.
Il superbonus, però, cambia le carte in tavola.
Il superbonus richiede obbligatoriamente l’aggiornamento dei dati catastali
Con il superbonus, visto che era tutto a spese dello Stato, i cittadini non hanno badato a spese e hanno migliorato in tutti i modi possibili l’immobile. Basti pensare che il solo cappotto termico porta a una variazione del valore dell’immobile superiore al 15% e di fatto tutti quelli che hanno fatto anche solo il cappotto termico erano tenuti ad aggiornare i dati catastali. Ma non tutti lo hanno fatto.
Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, sottolinea non solo l’obbligo, ma anche le conseguenze:
“Chiunque abbia un po’ di esperienza sa che chi fa una ristrutturazione edilizia, tanto più se lo fa con i soldi dello Stato, ha il preciso obbligo di aggiornare i dati catastali. Noi siamo tenuti, e lo faremo, a verificare l’aggiornato dei dati e quelli delle case di coloro che non le hanno mai dichiarate”. Questo a margine della polemica scatenata dall’annuncio dell’aumento delle tasse sulla casa per l’aggiornamento dei dati catastali.
Controlli a tappeto a chi ha ristrutturato casa
Chi non ha aggiornato i dati catastali si è macchiato di evasione fiscale perché ha continuato a pagare l’Imu con una rendita catastale più bassa e ha inserito l’immobile in dichiarazione dei redditi con una rendita catastale più bassa.
L’Agenzia delle Entrate, ora, procederà a tappeto a controllare attraverso apposite liste in cui sono presenti tutti gli interventi relativi al Superbonus, chi non ha provveduto all’aggiornamento dei dati catastali inviando poi, agli inadempienti lettere di compliance nella speranza che si mettano in regola senza che parta l’accertamento fiscale.
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