Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Concordato preventivo, sulla proroga tutti d’accordo (tranne il MEF): maggiori entrate? Rischio opposto #finsubito prestito immediato


Sulla necessità di una proroga per il concordato preventivo biennale, al centro della conferenza stampa organizzata alla Camera da diversi sindacati dei commercialisti, sembrano essere tutti d’accordo, maggioranza e opposizione, ma dal Ministero dell’Economia e delle Finanze resta una chiusura netta

Da Alberto Gusmeroli, Lega, a Mario Turco, Movimento 5 Stelle, sono tutti d’accordo sulla necessità di una proroga per l’adesione al concordato preventivo biennale, il patto sul pagamento delle imposte proposto dal Fisco che le partite IVA possono accettare entro il 31 ottobre.

Ad accendere i riflettori sul tema le sigle sindacali dei commercialisti ANC, ANDOC, FIDDOC e UNICO, che oggi, 23 ottobre, hanno riunito maggioranza e opposizione nella sala stampa della Camera per discutere delle criticità di questo nuovo strumento di compliance: dai tempi stretti per effettuare le debite valutazioni al rischio di minori entrate fino alla costituzionalità della misura.

Concordato preventivo: la richiesta di proroga, il no del MEF e il rischio di un effetto boomerang


È la voce del viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo che, con un videomessaggio di saluti, apre la mattina di confronto: “vi dico, con tanto dispiacere, che questa volta non possiamo dar corso alla vostra richiesta, ribadendo che una proroga è impossibile “non per cattiva volontà nostra, non perché non vogliamo farlo, ma per difficoltà oggettive legate alla Legge di Bilancio”.

Serve sapere quanto prima se ci saranno eventuali risorse aggiuntive, che derivano proprio dal concordato preventivo biennale e che potranno essere utilizzate, già con la prossima Manovra, per limare gli interventi sull’IRPEF.

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Ma questa è una prospettiva che si fa sempre più utopica, ad ascoltare l’analisi sulle possibili adesioni che arrivano dalla sala stampa della Camera: “aderisce solo chi sa già che avrà un reddito superiore nei prossimi anni”, sottolinea il presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti Marco Cuchel. Una posizione che vede d’accordo anche Mario Turco, senatore M5S ma anche commercialista che definisce il concordato preventivo biennale “uno strumento poco attrattivo per i contribuenti corretti e molto attrattivo per i grandi evasori. Noi ci attendiamo un flop”.

Perché i commercialisti chiedono la proroga del concordato preventivo biennale?

In questa ottica di un effetto boomerang del concordato preventivo verrebbe meno il senso della chiusura netta da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanza.

Ma se quest’argomentazione basta a confutare le motivazioni del “no” che arriva da Maurizio Leo, non basta a descrivere le ragioni del dissenso delle sigle sindacali, che in queste settimane stanno portando avanti anche uno sciopero.

A sintetizzare le principali è lo stesso Cuchel:

  • il tempo a disposizione per spiegare gli effetti dell’adesione ai contribuenti, reso sempre più stretto dalle modifiche, l’ultima è datata 19 ottobre, ma anche dai rallentamenti negli accessi ai dati presenti nel cassetto fiscale: “noi dobbiamo dire cosa succede ai nostri clienti se aderiscono”, sottolinea il presidente;
  • il contrasto con i principi costituzionali che prevedono l’uguaglianza di tutti i cittadini e tutte le cittadine (art. 3) e un contributo proporzionale alla capacità contributiva (art. 53);
  • le disposizioni previste dallo Statuto dei diritti dei contribuenti che impone 60 giorni per applicare le novità normative.

Centrale sarebbe per Mario Michelino, presidente ANDOC, agire di prevenzione con il coinvolgimento dei tecnici nella stesura di norme tributarie di questo tipo.

Ma c’è di più per Domenico Posca, presidente UNICO, cittadini e addetti ai lavori si trovano difronte a una situazione paradossale per una misura a cui si affida tanto peso: da un lato si fa un passo enorme, con una sorta di “condono, anche se non è tombale”, dall’altro si concede poco tempo per aderire.

E a questo paradosso, per Michelino, si aggiunge la “velata minaccia che si legge tra le righe dei vari comunicati dove l’Amministrazione fa riferimento a un incremento degli accertamenti nei confronti dei contribuenti che non aderiranno al concordato preventivo biennale.

Concordato preventivo, sulla proroga anche la maggioranza si esprime in maniera favorevole

Il tema è caldo e attuale. E lo dimostra l’andirivieni di parlamentari nella Sala stampa della Camera che, nonostante le votazioni in corso in aula, a rotazione passano per dire la loro: da Luana Zanella, AVS, ad Andrea De Bertoldi, Fratelli d’Italia.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta


La comprensione per le richieste di proroga da parte della categoria è piena, anche da parte dei deputati che appartengono ai partiti di maggioranza.

“Sono anche solidale con i colleghi, da commercialista, per i problemi certi che si stanno determinando, per le tempistiche”, ammette De Bertoldi. “Avete ragione a lamentarvi: il problema c’è. Apprezzo la vostra protesta, cercherò di farmi interprete più che condividerla che non è in questo momento il mio ruolo, con il viceministro Leo, con la maggioranza, perché dia ascolto alla categoria”.

E anche Alberto Gusmeroli, Lega, presidente della Commissione per le attività produttive, apre una piccola crepa nel muro del MEF: “io sono in generale favorevole al dialogo. Sicuramente i tempi sono ristretti, se in qualche modo si potesse arrivare a una proroga anche solo tecnica di 10-15 giorni, sarebbe auspicabile, chiaramente tutto dipende dal Governo”.

E se dopo le ultime dichiarazioni di Leo dai commercialisti emerge pessimismo sulla possibilità di vedere accolta la richiesta di proroga, dall’opposizione arriva un provocatorio ottimismo: “sono convinto che la proroga arriverà”, dice Mario Turco della Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

Da cosa nasce la convinzione? “Il Governo ci ha abituati a rimediare a degli errori, questo è l’ennesimo errore: aver stabilito la scadenza del 31 ottobre”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Prestito personale

Delibera veloce

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui