Marcolin ha coordinato il tavolo dedicato al tema “Donne e Governance”, che ha visto alternarsi nel dibattito Fabrizio Curci e Sabrina Paulon, rispettivamente CEO e Group HR Director di Marcolin, la Presidente di ANFAO e Confindustria Belluno Dolomiti, Lorraine Berton; Maria Criscuolo, Presidente e Fondatrice di Triumph Group International; Stefania Lazzaroni, Direttore Generale di Fondazione Altagamma; Elisa Weltert, General Manager Italia, Spagna, Portogallo e Israele di Maserati; Nicolò Calabresi, Partner in charge di Heidrick & Struggles Italy; Anna Puccio, Managing Director di B Lab Italia, e Roberta Pierantoni, Lead Indipendent Director di Mediolanum.
La discussione è stata moderata da Monica D’Ascenzo, giornalista finanziaria del Sole 24 Ore, e ha messo in evidenza necessità strutturali e possibili soluzioni che possano favorire la parità di genere. Unanime la proposta che prevede per tutte le imprese cicli di formazione obbligatoria sui temi della Diversity and Inclusion, alla stessa stregua di quanto previsto in materia di sicurezza sul lavoro.
Secondo l’ultimo Global Gender Gap Report del World Economic Forum, l’Italia si colloca al 71° posto a livello globale per quanto riguarda la parità di genere. Un posizionamento non adeguato al peso che il nostro Paese ha a livello economico mondiale, che ben evidenzia la necessità di un maggiore impegno per colmare le disuguaglianze in vari ambiti, a cominciare dal mondo del lavoro. Il dato che maggiormente esplicita il ritardo italiano è senz’altro quello relativo all’occupazione femminile, che ha di poco superato il 51% secondo i dati Istat. Una percentuale che si traduce nel fatto che in Italia lavora solo una donna su due, contro una media europea del 64,9%. Se poi si guardano i livelli apicali, le donne ceo e presidenti restano ancora una rarità. Secondo lo studio di Deloitte, solo il 4% dei ceo di Piazza Affari è donna e solo il 6% dei cfo, contro il 7,3% e il 16,6% della media europea. E nel management le donne non arrivano al 25%.
Tra le varie iniziative in favore della Diversity & Inclusion (D&I) implementate negli anni passati si annoverano avanzate politiche di welfare aziendale, a supporto del work-life balance e della genitorialità, incluso il potenziamento dello smart working e degli strumenti flessibili di gestione degli orari di lavoro. Sul piano formativo è stato avviato un percorso per futuri manager, la Leadership Academy, con l’introduzione di una sessione dedicata alla leadership al femminile. Il sostegno all’aspetto psicologico è stato oggetto di focus group dedicati alle neomamme, insieme all’introduzione di uno sportello psicologico disponibile tutti i giorni per tutti i dipendenti, con garanzia del rispetto della privacy. In tema di genitorialità sono stati ampliati i permessi per i padri in caso di malattia del figlio e siglate convenzioni con asili nido. Inoltre, Marcolin si è distinta per la rappresentanza delle figure femminili nei ruoli manageriali e di vertice: i dati raccolti dimostrano che il 62% delle persone di Marcolin è composto da donne, di cui il 40% occupa posizioni manageriali e il 50% ricopre ruoli dirigenziali.
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