Un match lunghissimo, 2 ore e 45 minuti, un pubblico molto caldo, quattromila e seicentoquarantanove spettatori all’Allianz Cloud. Anche un tenero striscione di una piccola tifosa per la capitana Alessia Orro che recita “Alessia il suo nome è, il talento ha per tre” riprendendo l’indimenticabile sigla di Mila & Shiro, cartone animato che ha fatto la storia della pallavolo. Acclamate a gran voce le ragazze che hanno portato a casa da Parigi la medaglia più prestigiosa e ambita, la Orro, certo, con il numero 8 sulle spalle, così come Myriam Sylla e Anna Danesi, aspettando Paola Egonu, infortunata ma presente a bordo campo. Alla fine, però, è arrivata la prima sconfitta della stagione per la Numia Vero Volley Milano, campionato di A-1 femminile.
Reduci da due vittorie nelle prime due giornate e dal successo nell’anticipo della tredicesima giornata contro Chieri (match anticipato per la partecipazione al Mondiale per club), le ragazze di Stefano Lavarini non sono riuscite a sconfiggere anche la Igor Novara di Lorenzo Bernardi in una sfida combattutissima.
Milano scende in campo con Orro, Cazaute, Daalderop, Sylla, Heyrman, Danesi e Fukudome. Novara risponde con Bosio, Tolok, Ishikawa, Squarcini, Aleksic, Alsmeier e De Nardi.
Il primissimo punto è di Novara ma le padrone di casa rispondono e si portano sul 3-1 con Cazaute e un ace di Orro. Il momento positivo delle ragazze di Lavarini non dura però tanto, la squadra ospite inanella punti decisivi, gli attacchi sventati efficacemente dalle ragazze di Bernardi uniti ai 9 punti messi a segno dalla Alsmeier pesano tantissimo nell’economia del primo set, che termina 25-21 per Novara.
Il secondo set è lo specchio del pomeriggio, lunghissimo e combattuto. Orro, Sylla e Cazaute sono le protagoniste dei primi minuti, tra errori e punti decisivi. Da registrare un’Alessia Orro che per salvare le compagne da un attacco avversario finisce a terra a fianco dei led a bordo campo, uscendo poi per precauzione qualche minuto. Tanti errori in battuta da entrambe le parti in questo set, 10 per Milano, 7 per Novara,ma decisiva è Myriam Sylla, assoluta protagonista di questo frangente di gara con 7 punti. Trentotto minuti nei quali Milano soffre ed esulta insieme al suo pubblico, trentotto minuti per un 32-30 che regala a Orro e compagne il pareggio e la sensazione di poter rialzare la testa. Del resto coach Lavarini l’aveva preannunciato nei giorni precedenti al match: «La partita di domenica sarà molto diversa dalle precedenti. Novara ha la capacità di esprimere un gioco rapido, non potremo concentrarci su un solo elemento».
Il terzo set ha una regina: Tatiana Tolok, la russa, mette a segno ben 11 punti, dominando e facendo paura alle avversarie ogni volta che si alzava a rete. Di nuovo in vantaggio la squadra ospite 25-22 e un Allianz Cloud che si appresta a vivere con entusiasmo il quarto set da dentro o fuori, o Milano pareggia o Novara vince. Se la regina prima era stata Tolok, nel quarto set il trono se lo dividono Danesi e Daalderop, 6 punti a testa per un set che sembra anch’esso infinito, trentasei minuti. Milano c’è ancora e pareggia 2-2 vincendo per 31 punti a 29. Si va al tie-break.
Testa a testa tra Danesi e Tolok, che mettono a segno 4 punti a testa, ma è la russa ad avere la meglio insieme alla sua squadra che non ha mai dato l’idea di poter perdere questo match. Vince Novara per 15 punti a 12 portandosi a 6 punti in classifica.
Danesi alla fine sottolinea la fatica di una gara così lunga ma anche la bravura dell’avversario: «Sì, il merito può andare al Novara anche perché noi non abbiamo giocato una bellissima pallavolo, dobbiamo e possiamo limare tanti errori». L’amarezza per la sconfitta non fa venire meno però il ringraziamento per il pubblico. «È molto bello giocare in un palazzetto molto caldo, aspettiamo tutti anche nelle prossime partite, sono il nostro settimo e ottavo giocatore in campo». Parigi è stato certamente un bel palcoscenico per la pallavolo femminile e il pubblico dell’Allianz Cloud ha dimostrato che sotto quel palco ci vuole stare eccome.
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