come cambierà il sistema sanitario altoatesino #finsubito prestito immediato

Si chiama medicina di prossimità la sfida per decongestionare ospedali e pronto soccorso attraverso strutture come le dieci Case della Comunità previste in Alto Adige.
Le prime – attualmente in ristrutturazione – verranno aperte al pubblico nella prima metà del 2025 a San Candido, Bressanone, Chiusa e Naturno. Saranno dedicate all’assistenza dei pazienti delle patologie croniche più diffuse in provincia, ovvero scompenso cardiaco, diabete tipo 2, artite reumatoide e bronco-pneumopatia ostruttiva. 
Parte del personale sarà fisso, un’altra – soprattutto medici specialisti – arriveranno a rotazione dagli ospedali in base a un piano triennale attualmente in fase di stesura. 
Previsti anche tre Ospedali di Comunità, dove assistere i pazienti dimessi dall’ospedale che hanno ancora bisogno di cure.

L’assistenza verrà infine coordinata dalle Centrali operative territoriali (un’evoluzione degli attuali distretti sanitari) a Bolzano, Egna, Merano, Bressanone e Brunico. 
Un investimento enorme per il bilancio provinciale – con 90 milioni di contributi da fondi PNRR – per assistere quel 30 per cento di popolazione che soffre di malattie croniche e rappresenta il 77 per cento dei costi sanitari.

Quello di sabato al NOI Techpark è stato il terzo convegno per illustrare lo stato di avanzamento dei lavori che dovranno essere completati entro il 2026.