Con l’approvazione delle Disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti, arrivano importanti novità. Gli investimenti in queste imprese potranno godere di detrazioni fiscali trasformabili in credito d’imposta, favorendo l’innovazione e la crescita delle attività imprenditoriali innovative.
Le principali agevolazioni
Le persone fisiche e giuridiche che investono nel capitale di rischio delle start-up e PMI innovative possono beneficiare di detrazioni e deduzioni fiscali:
- Persone fisiche: detrazione IRPEF del 50% sull’importo investito, fino a un massimo di 100 mila euro per periodo d’imposta, mantenendo l’investimento per almeno tre anni.
- Persone giuridiche: deduzione IRES del 30% sull’ammontare investito, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro.
Gli incentivi sono applicabili sia per investimenti diretti sia indiretti tramite organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR).
Trasformazione delle detrazioni in credito d’imposta
La novità principale di questa legge è la possibilità di trasformare le detrazioni in credito d’imposta qualora l’importo detraibile superi l’imposta dovuta. Questo credito può essere utilizzato in compensazione tramite modello F24.
La misura è operativa a partire dal 1° gennaio 2024 per gli investimenti effettuati da quel periodo in poi.
Come accedere alle agevolazioni
Le agevolazioni fiscali devono essere richieste in sede di dichiarazione dei redditi. Se la detrazione supera l’imposta dovuta, l’eccedenza può essere trasformata in credito d’imposta.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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