Un ulteriore rinvio per permettere al giudice dell’udienza preliminare, Andrea Migliorelli, di leggere i faldoni della corposa inchiesta ’Fiera bis’, che riguarda la gara di appalto per i lavori post sisma. Intanto ieri però c’è stata la conferma delle intenzioni di alcuni imputati – Tiziano Tagliani, Aldo Modonesi, Davide Grandis, Filippo Parisini – di farsi interrogare proprio nell’udienza fissata per il 10 febbraio prossimo, davanti al giudice dell’udienza preliminare. Mentre Stefano Zaccarelli ha annunciato che rilascerà dichiarazioni spontanee. L’inchiesta, coordinata dal pm Ciro Alberto Savino, ha messo sotto la lente i lavori di riqualificazione post sisma svolti tra i padiglioni e il relativo maxi appalto ritenuto dall’accusa pilotato. Le ipotesi di reato contestate a vario titolo sono truffa ai danni dello Stato, abuso d’ufficio, falso, turbativa d’asta, frode e corruzione nell’ambito della vicenda della presunta gara pilotata per i lavori tra i padiglioni. Il nucleo del secondo filone d’inchiesta ruota attorno all’appalto da cinque milioni per le opere di ristrutturazione post-sisma, intervento che ha beneficiato anche di un contributo a fondo perduto da parte della Regione. I lavori, secondo gli inquirenti, sarebbero stati assegnati alla AeC truccando la gara d’appalto e sarebbero stati portati avanti sulla base di alcune presunte false attestazioni sui danni subiti dalla struttura e sull’avanzamento del cantiere. Sette gli imputati: Filippo Parisini, all’epoca presidente di Ferrara Fiere; Davide Grandis, progettista e direttore dei lavori; Gian Domenico Leprini, consulente per l’impiantistica di AeC; Sandro Mantovani, consigliere delegato di AeC; Stefano Zaccarelli, all’epoca di presidente di AeC; Aldo Modonesi, ex assessore ai Lavori pubblici e al Palio e l’ex sindaco Tiziano Tagliani.
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