E’ in arrivo un nuovo finanziamento da 1,4 milioni di euro per le richieste di contributo per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, come ad esempio un’auto elettrica o una bici a pedalata assistita. E’ quanto prevede il disegno di legge sulla mobilità sostenibile, approvato dal Consiglio Valle con 26 voti a favore, quelli della maggioranza più Rassemblement e Pcp, e l’astensione di Lega e Forza Italia. Il provvedimento va a modificare la precedente legge regionale del 2019, e, oltre ad aumentare i fondi per i contributi destinati a cittadini e imprese, istituisce anche la Consulta regionale per la mobilità ciclistica.
Nell’illustrare il testo in Aula il consigliere dell’Union Roberto Rosaire ha anche fornito i dati relativi agli ultimi due anni: nel 2023 in Valle d’Aosta le domande di contributo alla Regione per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale sono state state in tutto 1248, di cui 1144 presentate da privati cittadini, 100 da aziende e 4 dagli enti locali; per l’anno in corso le domande pervenute fino al 30 settembre sono state 1145, di cui 1053 presentate da privati cittadini, 91 da aziende e uno dagli enti locali.
Secondo Rosaire questo disegno di legge si inserisce in una strategia più ampia che punta a rendere la Valle d’Aosta Fossil fuel free entro il 2040, mentre le maggiori perplessità sono state espresse dalla Lega, con il consigliere Simone Perron, che ha criticato i contibuti a fondo perduto a favore delle auto elettriche. “Una scelta – ha detto – che privilegia chi già può acquistare un bene del genere, in un momento in cui per altro – ha aggiunto – la decisione del blocco dei motori endotermici entro il 2035 è messa fortemente in discussione a livello internazionale”.
Altro elemento di polemica è arrivato dalla coalizione Valle d’Aosta Aperta, che in una nota ha stigmatizzato il silenzio dell’Aula sulla sentenza della Corte d’Appello di Torino sul processo Geenna, che ha ribadito l’esistenza di una locale di ndrangheta nella regione.
Sotto accusa, da parte delle opposizioni, sono finite anche alcune dichiarazioni pronunciate in Aula da Renzo Testolin, durante la discussione sul disegno di legge per l’assunzione dei vigili del fuoco. “Il presidente – scrivono i gruppi di minoranza – ci ha accusato di presentare proposte non riferite all’interesse pubblico”. “Sono accuse pesanti e gravissime – aggiungono – che dimostrano il mancato rispetto nei confronti del lavoro dell’opposizione”.
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