Un convegno sul clima alla Vinea di Offida
OFFIDA. Si è svolto martedì presso l’enoteca regionale delle Marche di Offida il seminario “Cambiamento climatico e Calamità naturali: Ruolo del fondo di solidarietà nazionale” organizzato da VINEA Soc. CooP. Agr. In collaborazione con il coordinamento territoriale Piceno composto da Cia, Confagricoltura, Coopagri, Legacoop Marche e VINEA.
Dopo l’introduzione da parte del presidente di VINEA Ido Perozzi, ha ringraziato le autorità presenti: il sindaco di Offida, Luigi Massa, il dottor Mauro Serra Bellini dirigente del ministero della agricoltura, Roberto Luciani Dirigente regione Marche, Dottor Gianni Fermanelli, responsabile calamita Regione Marche e il dottor Dott Cristian Maretti Presidente nazionale Legacoop Agroalimentare.
Il coordinamento territoriale Piceno insieme a VINEA si sono riuniti per affrontare in modo unitario le varie problematiche che il mondo dell’ agroalimentare ha subito negli ultimi anni :calamità naturali, mercati ed altro, coesi nel condividere proposte per i prossimi anni per essere al fianco delle imprese.
Il coordinamento
Il coordinamento territoriale Piceno nasce da Agrinsieme con l’obiettivo di condividere con altri le varie problematiche che toccano le imprese, già nel mese di luglio dello scorso anno la Vinea valutando i danni causati dalla peronospora, fece un primo incontro con Confidicoop per valutare difficoltà finanziarie ricadute sulle aziende; inoltre hanno richiesto alla regione Marche di impegnarsi con forza presso il Ministero per richiedere riconoscimento dello stato di calamità naturale.
“Bisogna essere accanto alle aziende che sono in un momento difficile e con ulteriori ritardi delle decisioni rischiano di chiudere! non è un’esagerazione è la verità!”, così ha dichiarato Ido Perozzi.
L’annata agraria del 2023 sarà ricordata come un’annata da dimenticare, la peggiore degli ultimi anni, tutti i settori sono stati colpiti, il settore vitivinicolo ha avuto perdite di produzione dell’ordine del 70%.
A tali problematiche si aggiungono alle passate tra terremoti e covid, il conflitto tra Russia e Ucraina, le calamità date dalla peronospora ha causato danni per circa 60 milioni di euro nelle province di Ascoli Piceno e Fermo.
A ciò si è aggiunto anche il problema della rottamazione nel 2020, ci sono stati anche problemi di calo progressivo del prezzo dell’uva e nel 2023 si sono registrati anche problemi nel mercato del vino che ha riportato un calo dell’export il 3% è un minor consumo del 12-15%
Problematiche che rischiano di mettere completamente in ginocchio l’agricoltura del territorio in quanto le aziende non hanno liquidità necessarie per affrontare nuova annata rischiano il fallimento. Non sono mancati interventi nel mondo bancario da parte di Unicredit e Montepaschi di Siena.
Le richieste
Il Coordinamento Territoriale Piceno chiede che vengono concessi in tempi necessari e strettissimi prestiti ad ammortamento quinquennale ed erogare tassi agevolati alle imprese in difficoltà.
Temi come calamità, produzione biologica, accordo agroambientale d’area e promozione turismo enogastronomico, incoming e wine testing erano già stati presentati all’Ass. Antonini lo scorso 16 gennaio.
“Il cambiamento climatico rappresenta per la filiera vitivinicola, una delle sfide maggiori per i prossimi anni. La cooperazione può dare un contributo ai soci e a tutta la filiera, così ha dichiarato nel suo intervento il Pres.Naz. Legacoop Agricoltura Cristian Maretti.
Durante l’incontro sono stati rimarcati 5 punti:
- Calamità Peronospora. Con richieste di intervento su: moratoria dei mutui,Prestiti a 5 anni a con interesse a tasso 0 ,Riduzione del 50% per il pagamento dei costi previdenziali
- Aggiornamento del compenso per la produzione Biologia dei Vigneti portandolo ad euro 1815
- Predisporre un bando per l accordo agroambientale d’area del piceno in continuità con il precedente che interessi prevalentemente Vite ed Olivo
- Preservare e difendere il nome “Montepulciano” in etichetta
- Promozione del turismo enogastronomico, puntando su incoming wine tasting, inoltre si ritiene utile che i progetti promozionali abbiano una durata minima di 5 anni e prevedano una contribuzione pari al 90% e premino chi si mette in rete puntando sul territorio e sull’enogastronomia per le attività promozionali, si chiede di poter attivare i “Percorsi del Gusto”, dal punto di vista economica la richiesta prevede di 5 milioni di Euro di contributo per l’attività promozionale e 8 milioni di Euro per gli investimenti sulla qualità, ospitalità, arredamento, , degustazione e segnaletica.
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