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L’Inps ha messo a disposizione dei lavoratori autonomi con partita Iva, compresi i forfettari, un nuovo sostegno economico.
l’Iscro (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) non è altro che uno strumento, divenuto strutturale con la Legge di Bilancio 2024. Iscro di fatto offre un’indennità ai professionisti in caso di significativa riduzione del reddito.
A chi spetta l’Iscro e quali sono i requisiti
L’Iscro è riservato agli autonomi iscritti alla Gestione separata dell’Inps, purché svolgano la loro attività come occupazione abituale. Possono acceder i liberi professionisti, anche tutti coloro che partecipano a studi associati o società semplici, a condizione che rispettino alcune regole fondamentali:
- Non devono essere titolari di pensione né iscritti a forme previdenziali diverse dall’Inps;
- Devono dimostrare un calo di reddito significativo: il reddito dell’anno precedente alla domanda deve essere inferiore al 70% della media dei redditi dei due anni precedenti,
- Il reddito annuo dichiarato non deve superare i 12mila euro, soglia aggiornata annualmente in base all’indice Istat;
- Devono essere in regola con i contributi previdenziali, come verificato dal Durc online, e avere una partita Iva attiva da almeno tre anni.
L’indennità è compatibile con l’assegno di invalidità, ma non con altre forme di sostegno come NASpI o assegno di inclusione.
Iscro, quanto spetta e come si calcola
L’importo dell’Iscro è determinato in base al reddito degli anni precedenti e viene corrisposto su base semestrale. In particolare, si calcola il 25% della media dei redditi degli ultimi due anni. Nonostante tutto, l’importo mensile erogato varia da un minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro, indipendentemente dal risultato del calcolo.
Tuttavia, se il calcolo risultasse in un importo inferiore a 250 euro o superiore a 800 euro, il sussidio si adatterà ai limiti fissati.
Quando si perde il diritto a godimento dell’Iscro
L’indennità cessa di essere erogata in diversi casi:
- La chiusura della partita Iva;
- L’ottenimento della pensione;
- L’iscrizione a forme previdenziali diverse dall’Inps o la ricezione di altri sussidi come l’Assegno di inclusione. È inoltre incompatibile con altre forme di sostegno come NASpI, DIS-COLL e Ape sociale.
Iscro, come fare domanda
Le domande per l’Iscro devono essere presentate entro il 31 ottobre di ogni anno tramite il sito dell’Inps, il Contact Center o gli enti di patronato. Il lavoratore è tenuto a partecipare a percorsi di aggiornamento professionale e a stipulare un patto di servizio con un centro per l’impiego entro 30 giorni dalla domanda.
Con questa misura, l’Inps introduce un nuovo strumento di supporto stabile per i lavoratori autonomi, un segnale di riconoscimento delle difficoltà economiche che possono colpire anche questo tipo di categoria e non solo i dipendenti.
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